Il coordinatore regionale della Lega, in Campania, si chiama Nicola Molteni, è di Cantù, e la cosa già fa abbondantemente ridere. Matteo Salvini ha scelto un lombardo per guidare i leghisti campani verso le elezioni regionali della prossima primavera, quindi è ben cosciente che tra tutti i dirigenti locali del Carroccio, non ne esiste neanche uno che sia in grado di coordinare il partito. Difficile dare torto all’ex ministro dell’Interno, considerato che la classe dirigente della Lega in Campania è composta da ex seconde e terze linee della Alleanza Nazionale che fu, che si sono riciclate in termini politici tentando di sfruttare il consenso di Salvini. Dunque, il canturino Molteni detta la linea del partito in Campania. E che combina, il prode lombardo? Questa mattina, 24 ore dopo che Silvio Berlusconi ha (per l’ennesima volta) ufficializzato il nome di Stefano Caldoro come candidato del centrodestra in Campania, butta di nuovo tutto per aria: “Sono convinto”, dice Molteni, “che la coalizione di centrodestra troverà al momento giusto il nome giusto per riconquistare la Campania. I leader nazionali quando sarà il momento giusto e opportuno troveranno l’avversario migliore rispetto a De Luca. Abbiamo manifestato”, aggiunge Molteni, “grande stima nei confronti di Caldoro dal punto di vista umano e amministrativo. I leader nazionali quando sarà il momento giusto e opportuno troveranno il contendente migliore rispetto a De Luca”.
Bene (anzi molto male): Molteni non sa, o finge di non sapere, che la candidatura alla presidenza della Campania, per il centrodestra, spetta a Forza Italia, così come per la Calabria. Molteni non sa (o finge di non sapere) che lo stesso Salvini più volte ha espresso il suo ok a Caldoro. Molteni non sa (o finge di non sapere) che gli elettori di centrodestra, da queste parti, non hanno alcuna intenzione di vedere umiliata la loro storia, il loro impegno, la loro militanza, solo perché i leghisti oggi volano nei sondaggi. Molteni, in buona sostanza, non sa, o finge di non sapere, che l’unico effetto di questa sua sortita odierna è di destabilizzare nuovamente il quadro politico del centrodestra campano, finendo (involontariamente, si spera) di avvantaggiare ancora di più l’attuale presidente, Vincenzo De Luca.
Non sappiamo se Molteni sia mal consigliato o davvero pensi le cose che dice, ma dovrebbe sapere che le sue dichiarazioni di questa mattina hanno provocato una fortissima irritazione in molti autorevoli esponenti del centrodestra campano: “Molteni sarà andato a scuola di politica”, ci confida un big di Forza Italia, “dal pupazzetto di Zorro di Salvini”. “I cittadini del Nord”, disse Molteni, in una memorabile intervista, “sono stanchi di pagare pedaggi e subire aumenti per permettere ai cittadini del Sud di viaggiare gratis”. Si rimetta nel treno e torni a Cantù, il biglietto lo offriamo noi.