Napoli – Esce dal campo di gioco accompagnato da sonori fischi. Così Gonzalo Higuain non si è affatto riappacificato con la città di Napoli e con i tifosi che un tempo, non troppo lontano, acclamavano l’attaccante mentre ora lo ricoprono degli insulti più disparati. A maggior ragione dopo quel goal di rabbia al 13′ quando su un assist di Dybala, el Pipita ha preso la sua rivincita: con un contropiede dei bianconeri condotto prima da Douglas Costa e poi da Dybala, Higuain mette la palla in rete.
E ancora pioggia di fischi e gestacci che partono dalle tribune e dalle curve del San Paolo che è incontenibile, infiammato. Anche durante l’allenamento l’ex attaccante del Napoli è stato accolto da una valanga di fischi come tutti i compagni, poi durante il riscaldamento con il pallone, dagli spalti del San Paolo ogni suo tocco di palla è stato accompagnato dall’insulto “me…”. El Pipita infastidito si era rivolto verso le tribune facendo segno di alzare la voce.
Ma i bianconeri erano a un passo dal raddoppio quando, al 22′ Benatia ha calciato al volo dall’interno dell’area di rigore un pallone troppo alto che ha superato la traversa. Poi un cartellino giallo a Chiellini per un fallo su Callejon.
Poi, per un attimo, il San Paolo si era illuso che la palla potesse entrare in porta sul tiro fuori area di Hamsik ma Matuidi ha respinto la palla.