Napoli – Continua la mobilitazione per l’approvazione di una legge sullo Ius Soli. Da nord a sud, passando per il centro, il diritto di cittadinanza è un argomento dibattuto che va messo al centro dell’agenda politica del Governo. A Palermo c’è stato un sit in piazza verdi al quale ha partecipato anche il sindaco Leoluca Orlando. A Roma i Radicali hanno rilanciato il digiuno a staffetta. A Napoli, invece, nella scuola elementare e materna Giovanni Bovio si è cercato di sensibilizzare tutti, anche i bambini.
Noi di Anteprima24 siamo andati tra quei banchi di scuola e abbiamo ascoltato le testimonianze di quei “piccoli stranieri”, oggi donne e uomini nati in Italia ma non ancora cittadini italiani.
Djarah Akan è una di quei bambini nata 24 anni fa a Castel Volturno da genitori ghanesi. “Mi spiace – dichiara – trovarmi qui a parlare ancora di diritto di cittadinanza, un diritto che mi è stato negato“.
“Sono nata a Napoli – racconta un’altra ragazza – sono cresciuta qui e ho frequentato le scuole qui e non compaio come residente in Italia ma non sono residente nemmeno nel paese dei miei genitori che è el Salvador. Fin da piccola non mi sono mai sentita parte della mia classe né della vita sociale in generale. Oggi non ho il diritto di voto“.
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