Napoli – Quante volte avete sentito, o letto, che il Sud è il paradiso dei dipendenti pubblici? Quante volte avete sentito, o letto, che il “posto statale” è una caratteristica delle regioni meridionali? Bene (anzi male): è tutto falso. Lo dice il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, presentando i dati del Censimento permanente delle Istituzioni pubbliche 2017 attraverso i quali,spiega, è possibile “sfatare qualche luogo comune”.
“La quota più alta di dipendenti pubblici”, sottolinea Blangiardo, “è presente in Valle d’Aosta e a Trento e Bolzano (le uniche realtà con più di 7 dipendenti pubblici ogni 100 abitanti), la più bassa in Lombardia (3,8), Veneto (4,3), Campania e Puglia (4,2)”.
I dipendenti pubblici, stando al censimento dell’Istat,i sono 3.321.605 nel 2017 ai quali si aggiungono 195mila lavoratori tra collaboratori coordinati e continuativi o a progetto, altri atipici e temporanei (il 5,5% delle unità in servizio), secondo i dati Istat. Oltre la metà dei dipendenti (54,6%) sono concentrati nell’ Amministrazione centrale, che comprende anche il personale delle scuole statali e delle forze armate e di sicurezza. Il 19,8% è occupato nel Servizio sanitario nazionale, l’11,3% nei Comuni.