“Ci date almeno l’opportunità di parlargli?” urlava spazientito uno degli abitanti della zona rossa che attendeva da almeno 3 ore l’arrivo di Silvio Berlusconi nel cuore di Casamicciola. “Qui i politici hanno fatto solo passerelle elettorali e noi poveri Cristi a guardare” urlava spazientito agli uomini della sicurezza che lo trattenevano per non farlo avvicinare al Presidente.
Il quartiere di Casamicciola colpito dal sisma sembra disabitato ma non lo è. I residenti ogni giorno presidiano la zona rossa un po’ per paura degli sciacalli, un po’ perché lasciare i propri effetti personali è difficile. Ieri c’era persino una festa di compleanno organizzata in casa da una famiglia di residenti. Eppure l’area colpita dal sisma è blindatissima, ci sono poliziotti e uomini dell’esercito a ogni varco che accompagnano la gente che ha necessità di andare alle proprie abitazioni o per controllare la situazione.
Addentrandosi nel groviglio di viuzze, la potenza del sisma è evidente. Quel 21 agosto, quando la terra ha tremato con una furia devastante uccidendo due donne, ha lasciato un segno profondo. Abitazioni crollate, attività commerciali gravemente lesionate, macerie ovunque e vigili del fuoco che procedono alla messa in sicurezza: questo è la scena che si presenta agli occhi di una persona qualunque.
“Basta passerelle, vogliamo i fatti”. Così è stato accolto Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia al suo arrivo a piazza Maio, cuore di Casamicciola. Eppure, l’ormai ex cavaliere, ha detto: “Ho incontrato persone coraggiose, entusiaste, generose, ferme nella volontà di andare avanti. Anche io oggi mi sento cittadino di questa splendida isola. Non vi lasceremo soli. Forza Ischia!”.
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