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Insigne e il Napoli ai ferri corti, il capitano se non rinnova finisce in vendita: la mossa di De Laurentiis

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In casa Napoli, oltre al mercato in entrata, a tenere banco è anche la situazione legata al futuro di Lorenzo Insigne, in scadenza di contratto a giugno 2021. Una situazione che preoccupa sempre più con il passare dei giorni: tra il Napoli e Insigne al momento c’è una fase di totale stallo. Le parti non sono più in contatto da mesi e da quello che trapela l’attaccante e la società sono ai ferri corti e la distanza tra le parti appare difficilmente colmabile. L’agente del giocatore è stato avvisato: il Napoli non ha intenzione di rilanciare, l’offerta da 3,5 milioni l’anno più bonus per il prolungamento del contratto dell’attaccante.

Secondo quanto riportato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, il capitano del Napoli è sul mercato e per un’offerta da 25 milioni di euro il presidente Aurelio de Laurentiis lo cederebbe immediatamente: “Se oggi arrivasse un club disposto a spendere 25 milioni per il cartellino di Lorenzo Insigne, il presidente lo infiocchetterebbe e lo consegnerebbe all’acquirente, con tanti ringraziamenti. De Laurentiis è lì che aspetta un segnale da parte del capitano. Insigne continua ad allenarsi ma, pur condividendo lo stesso albergo, non sente la necessità di chiedere un colloquio col presidente”.

“Sul piano dei rapporti – continua la Rosea – non ci sarebbe nessun rimpianto, perché le parti appena si sopportano. Il presidente non gli ha mai perdonato l’atteggiamento assunto la notte dell’ammutinamento, quando da capitano, non fece nulla per convincere i compagni a desistere dalla loro decisione di disertare il ritiro imposto dalla proprietà. E poi, non ha ancora smaltito la rabbia e la delusione per la mancata qualificazione alla Champions League, conseguenza di una gara sciagurata disputata da Insigne e dalla squadra, contro il Verona. Un insieme di questioni che hanno indispettito non poco il presidente”.

Insomma De Laurentiis non intende affrontare il tema con il suo procuratore, Vincenzo Pisacane, e aspetta che sia il giocatore a fare il primo passo.  “Le distanze sono tutte calcolate nel ritiro del Napoli, nell’albergo, molto grande, a Rivisondoli (…). Dove è difficile incontrarsi per caso: Lorenzo Insigne e il presidente Aurelio De Laurentiis restano così ciascuno nella propria ala, senza neanche l’imbarazzo di incontrarsi e dover far finta che il contratto in scadenza del giocatore non esista”, scrive Monica Scozzafava sul ‘Corriere della Sera’. “Bastano 25 milioni per assicurarsi il talento della Nazionale. Offerte però al momento non ci sono, e la strada sembra quella che porti Insigne verso la scadenza naturale del suo contratto (2022). De Laurentiis non intende affrontare il tema con il suo procuratore, Vincenzo Pisacane, e aspetta che sia il giocatore a fare il primo passo”.

 

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