Napoli – La sezione omicidi della Squadra Mobile di Napoli è riuscita ad incastrare il secondo killer di Luigi Galletta, il meccanico di via Carbonara ammazzato da innocente il 31 luglio del 2015. In carcere, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare, è finito Ciro Contini, incastrato perché tatuato e mancino. Dalle telecamere lo si vede impugnare la pistola e fare fuoco contro il povero ragazzo assassinato solo per colpire trasversalmente un parente che faceva parte del clan Buonerba di Forcella. Era la guerra per il controllo delle piazze di spaccio del centro storico e attentati intimidatori e agguati si susseguivano giorno dopo giorno. Galletta, che faceva il meccanico, fu già pestato prima di essere ammazzato: da lui volevano sapere dove si nascondesse Luigi Criscuolo, colpevole di essere un assassino del gruppo nemico. Ma lui non lo sapeva. Così a luglio arrivarono in due su uno scooter e fecero fuoco. Erano Antonio Napolitano detto ‘cannone’, già arrestato e condannato al tribunale dei minori di Napoli (ora ha 22 anni) a 18 anni di carcere. Oggi è stato chiuso il cerchio con l’arresto di Ciro Contini, killer dei Sibillo e nipote del boss dell’Arenaccia, Eduardo Contini detto “’o romano”.
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