Home Napoli Cronaca Napoli Uccisero per un inciucio: due condanne all’ergastolo per gli uccisori di Amendola

Uccisero per un inciucio: due condanne all’ergastolo per gli uccisori di Amendola

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Napoli – Carcere a vita. Questo il verdetto. Quando esplosero il primo colpo di pistola non centrarono il viso. Il proiettile perforò l’occhio. Agonizzante, il 18enne Vincenzo Amendola, chiese perdono ai suoi due ex amici che perdono non ebbero. Un altro colpo di pistola, questa volta alla testa. Il giudice per le udienze preliminari, Alessandra Ferrigno, li ha condannati entrambi all’ergastolo così come aveva chiesto il pm della Dda di Napoli, Antonella Fratello. Alla sbarra Giovanni Formicola, rampollo del clan che porta il suo cognome e controlla gli affari illeciti a San Giovanni a Teduccio, zona est di Napoli, e Giovanni Tabasco, suo complice. Il terzo del gruppo, Gaetano Nunziato, si è pentito e ha aiutato i pm a ricostruire l’atroce vendetta. Amendola fu ucciso il 5 febbraio del 2016 perché si vociferava che avesse una relazione con la mamma di Formicola, moglie del boss recluso al carcere duro, e addirittura che il povero Amendola si vantasse di avere alcune foto compromettenti.
 
Inciuci, forse, che ne decretarono la fine. Formicola mandò Tabasco a sequestrare Amendola e fu portato in un terreno dove pascolavano capre. Nunziato scavò la fossa e Formicola gli sparò al volto. Amendola fu sotterrato e ritrovato quasi un mese dopo grazie alle parole del pentito. Chi fornì quel terreno è stato condannato a 5 anni e 4 mesi.
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