Napoli – La sua voce è ancora scossa e sulle spalle porta tutto il peso di un’esperienza che forse non dimenticherà mai. Lei è Federica, la 28enne che, nonostante fosse in preda alle doglie pre parto, è stata costretta da un controllore zelante a scendere dal bus a bordo del quale stava raggiungendo l’ospedale Cardarelli: “Non avevo il biglietto con me, ma ho provato in tutti i modi a spiegare la situazione, che si trattava di un’emergenza. Non ha voluto in alcun modo sentire le mie ragioni”.
Con queste parole la donna commenta ai microfoni del “Tgr Camania” l’odissea che l’ha vista, suo malgrado, protagonista. Nel ricostruire l’accaduto la giovane neo mamma rivela anche un inedito, inquietante retroscena: “Il controllore – ricorda Federica – mi ha anche intimorito dicendo di non raccontare nulla per non aggravare la situazione. Mi sono sentita umiliata in un momento che già era di difficoltà”. I dispiaceri non sono però purtroppo finiti qua: “L’esito del ricorso (rigettato dall’Anm, ndr) è stata la parte più deludente di tutta questa storia. Non mi aspettavo che l’azienda mi desse una risposta così fredda e distaccata”. Nel pomeriggio l’amministratore unico dell’Anm, l’ingegnere Nicola Pascale, si era scusato pubblicamente per l’accaduto stigmatizzando l’operato del controllore: “Un eccesso di zelo”, l’ha definito. Una presa di coscienza certamente gradita, ma forse tardiva
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