Napoli – Impianti di compostaggio, la Regione spinge sull’acceleratore e, soprattutto, sui tempi. Le prime due strutture nasceranno a Pomigliano, comune alle porte di Napoli, e a Teora, nell’Avellinese. Si tratterà dei due che partiranno in Campania nell’ambito del piano regionale di 15 impianti varato dalla giunta regionale. I due impianti sono quelli a cui, si apprende dalla Regione Campania, ha fatto riferimento oggi il governatore Vincenzo De Luca, facendo il punto sull’avanzamento del piano per il compostaggio.
Per quanto riguarda Teora, in provincia di Avellino, i lavori riguardano l’ampliamento di un impianto già esistente e che verrà portato a trattare 30.000 tonnellate di rifiuto umido l’anno. Anche l’impianto di Pomigliano è programmato per smaltire la stessa quota di frazione umida l’anno. I due impianti sono quelli più avanzati nelle procedure e non hanno bisogno di una Valutazione di Impatto Ambientale: entrambi i siti sono quindi alla fase di verifica del progetto definitivo che porta poi al progetto esecutivo e al bando della gara che, senza contare possibili ricorsi all’esito della gara stessa, dovrebbe essere assegnata per la fine di quest’anno e dare il via al cantiere. Sono tre, invece, gli impianti la cui costruzione partirà nel 2020. Si tratta dell’impianto di Napoli Est, nel quartiere Ponticelli; di quello di Battipaglia, in provincia di Salerno; quello di Tufino, dove verrà trasformato in struttura per il compostaggio lo stir attualmente esistente. Gli impianti previsti, spiegano i tecnici della Regione, prevedono un tempo di costruzione di un anno, perché la maggior parte è prefabbricata con linee di impianti che devono essere solo montate e poca parte di edilizia.
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