Napoli – Lo sceriffo lo brucia, ma l’ex pm ci mette il cappello. “Evidentemente quello che sto dicendo da alcuni giorni sta cominciando ad entrare in molte teste” dice commentando l’ordinanza regionale di poche ore fa che prolunga l’orario di apertura di bar, vinerie, gelaterie, pasticcerie e chioschi dalle 23 all’una.
La guerra al Coronavirus sembra ormai giocarsi sul piano dei baretti e dell’alcol, con annunci da parte del sindaco “aprirò tutto h24” ed ordinanze del Governatore Vincenzo De Luca, che lasciano storditi. Si può bere ma solo fino alle 22 ed è vietato consumare alcolici in aree pubbliche ed aperte al pubblico, compresi ville e parchi comunali. Vietata e contagiosa quindi, per intenderci, la birra se sorseggiata sul muretto o sulle scale e dalle dieci in poi.
IN ARRIVO L’ORDINANZA DI DE MAGISTRIS – Intanto il sindaco che rivendica con forza il prolungamento degli orari sui baretti sbandierando anche studi scientifici – “la nostra posizione è supportata da valutazioni sanitarie e scientifiche”, afferma – controbatte al Governatore con un’ordinanza ed alcune deliberazioni che verranno firmate oggi ed entreranno in vigore dal 1 giugno. Riguarderanno l’apertura di spazi e gli orari delle attività economiche.
Tra i provvedimenti anche l’apertura immediata di spazi come la Floridiana, il Bosco di Capodimonte, l’area ex Nato, l’ippodromo di Agnano, ma anche l’obbligo per gli operatori commerciali di contribuire al decoro e alla pulizia in cambio della concessione di maggiore occupazione del suolo pubblico. “Il tema – ha detto de Magistris – non è essere contro o a favore della movida. Questa è un’ordinanza che ha a cuore la salute dei cittadini, con cui proveremo a fare in modo che abbiamo un senso di città diverso. Ci affidiamo al senso di responsabilità di tutti ed alla capacità degli operatori di attrarre in sicurezza”.
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