NAPOLI – Silenzio: sul video di Grillo in difesa del figlio accusato di stupro, in Campania parla solo solo la consigliera regionale Marì Muscara.
“Non lo capisco. Perchè le altre stanno tutte zitte?”
A leggere i giornali, solo le vostre chat private sono bollenti.
“Immagino. Ma solo ora il mio cellulare ha di nuovo campo”.
Che ne pensa del video?
“Sono stata molto colpita dal grido di dolore di Grillo. E’ evidente che sia un uomo provato oltre ogni limite”.
Lo approva?
“Assolutamente no: lo posso capire. Ma non posso condividerlo”.
Cosa l’ha colpita?
“La sua voce, il suo viso paonazzo. Ha fatto una cosa tipica di chi prova un dolore che lo porta al di là della razionalità”
Grillo ha fatto una cosa sbagliata.
“E’ stato investito da un dolore tanto travolgente che gli ha fatto superare i limiti che il ruolo politico imporrebbe”.
Grillo è anche un uomo di comunicazione.
“Allora tanto più ha commesso un errore. Sa di avere un potere comunicativo. E i genitori della ragazza, invece? Come dovrebbero difendersi? No, non mi è piaciuto”.
Non le piace nemmeno il silenzio delle sue colleghe campane del Movimento.
“Ritengo un errore non parlarne in pubblico. Tentare di nascondere. Ha fatto bene Di Battista che pubblicamente gli ha fatto pervenire un suo messaggio dicendogli, da padre ti capisco”.
Da donna, invece, lei lo giustifica?
“No. Io non ho figli maschi, ma quello di cui è accusato il figlio è uno dei reati più schifosi e posso capire che ti senti cadere il mondo addosso”.
Da donna, si sente ancora pienamente rappresentata dal Movimento?
“Le battaglie che ha portato avanti il Movimento, penso a quella per la maternità, sono in linea con i miei principi”.
E’ stata una battaglia anche fare il Codice Rosso: per legge una donna stuprata ha fino un anno di tempo per denunciare uno stupro.
“Infatti quando Grillo dice che la ragazza è poco credibile perchè da denunciato dopo otto giorni, dice parole di un uomo disperato. Dimentica che per una donna denunciare uno stupro è difficilissimo. E spesso molte preferiscono far rimanere questo dolore dentro”.
Grillo è scoppiato perchè dice che sono due anni che suo figlio è su tutti i giornali. Si riscopre anche lui garantista.
“Dobbiamo dirlo: alcuni nostri atteggiamenti iniziali sono stati troppo duri”.
Se ne pente?
“Non io personalmente perchè non sono mai stata per la legge del taglione. Ma come Movimento abbiamo sbagliato a non tenere conto del dolore che provocano certe situazioni. E’ stato un errore esagerare. Tranne gli attacchi a Berlusconi quando face passare quella signorina come la nipote di Mubarak”.
Grillo con le donne non se ne esce meglio di Berlusconi.
“Io, da donna, sono rimasta molto male che non abbia speso una parola per la ragazza. Ma non voglio credere che ciò che ha detto davvero lo pensi. E che, qunidi, possa avere un peso politico”.
Non è automatico?
“Io non ho cambiato opinione su Grillo dopo il video. Voglio sperare che tra qualche giorno, recuperata un pò di calma, lui stesso si dica pentito di ciò che ha fatto”.
Come?
“Come dice lui: auto-mandandosi un bel vaffa”.
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