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Il grido disperato della caposala del Cardarelli: “Siamo carne da macello”. Ma ora rischia la punizione

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Napoli – E’ la voce disperata di un’operatrice sanitaria, che giunge da uno dei fronti (l’ospedale Cardarelli di Napoli) della guerra contro il Coronavirus: “Siamo carne da macello. Moriremo come in Lombardia”. 

Il grido d’allarme è di Pina Nasti, caposala del reparto di Pneumologia del Cardarelli: “Siamo in attesa da giorni che siano effettuati i tamponi agli operatori sanitari. Rischiamo che l’intero reparto si infetti”. Ma c’è un’accusa ancor più grave: un operatore sanitario sarebbe andato al lavoro nonostante la moglie fosse risultata positiva. Senza rispettare la quarantena. Da qui sarebbe nato il contagio nei due reparti di Pneumologia. Denunce, sia chiaro, tutte da dimostrare. Che però gettano nella disperazione i medici del Cardarelli. Ma ci sarebbe un altro risvolto della vicenda. Quasi paradossale. La denuncia (via wp) della caposala avrebbe spinto i vertici sanitari dell’ospedale Cardarelli ad adottare provvedimenti. Ma contro la caposala. Che ora rischia una sanzione disciplinare. 

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