Napoli – Il gruppo locale di Greenpeace Napoli, in collaborazione con Legambiente Campi Flegrei, WWF Napoli, Let’s do it Italy, ha svolto oggi, presso la spiaggia Marina Grande di Bacoli, la pulizia della scogliera e della spiaggia dai rifiuti. Volontari e volontarie hanno inoltre catalogato le diverse tipologie di materiali raccolti, con un occhio particolare per le bottiglie di plastica, uno degli oggetti in cui é più facile imbattersi tra quelli dispersi nell’ambiente.
In base ai dati diffusi di recente nel rapporto di Greenpeace “L’insostenibile peso delle bottiglie di plastica”, ogni anno finiscono sul mercato italiano più di 11 miliardi di bottiglie in plastica: più del 60% non viene riciclato, rischiando così di essere disperso nell’ambiente e nei mari. Questi imballaggi generano inoltre 850 mila tonnellate di CO2 equivalenti, peggiorando la crisi climatica in atto. Le aziende che nel nostro Paese continuano a fare enormi profitti con questo business inquinante sono San Benedetto, Nestlé-San Pellegrino e Sant’Anna per le acque minerali e Coca Cola, San Benedetto e Nestlé-San Pellegrino per il mercato delle bibite.
In queste settimane l’associazione ambientalista, in collaborazione con la Fondazione Exodus e i ricercatori e le ricercatrici dell’Università Politecnica delle Marche e del CNR-IAS di Genova, é impegnata nella spedizione di ricerca “Difendiamo il Mare”. L’obiettivo é misurare l’impatto della contaminazione da plastica e microplastica e dei cambiamenti climatici in Adriatico, due fenomeni interconnessi e riconducibili a un’origine comune: lo sfruttamento dei combustibili fossili.