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Crisi di Governo, Siani contro Salvini: “Abituato a lavorare a ferragosto, l’ho fatto per 35 anni in ospedale”

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Napoli – Agosto bollente e ad alta tensione della politica italiana, con l’attuale crisi di Governo che potrebbe portare a nuove elezioni tra ottobre e novembre, c’è chi tra i deputati napoletani non manda giù le dichiarazioni del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini sui politici attaccati alla poltrona e con le ferie già programmate per ferragosto. “Deputati e senatori – ha chiosato nelle scorse ore il capo politico della Lega – alzino il culo e vengano in Parlamento, anche la settimana di Ferragosto, se serve. Chi non viene è perché vuole tenersi la poltrona”.

Un’offesa difficile da digerire per Paolo Siani, deputato del Partito Democratico da poco più di un anno dopo decenni trascorsi in ospedale come medico nell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli. Il fratello di Giancarlo, giornalista de “Il Mattino”, ucciso dalla camorra nel 1985, in un lungo post sui suoi canali social replica prende le distanze: “Ascoltare queste parole da un Ministro della Repubblica per me, che sono quasi 35 anni che lavoro in ospedale, di notte e di giorno, e anche durante le feste e in agosto, lasciando a casa, tante volte, sola, mia moglie con i miei figli, sono davvero un’offesa”.

“Insopportabili parole demagogiche – prosegue Siani -, che rappresentano il paradosso di questa arrogante classe politica, che vuol far vedere al “popolo”, di essere pronta ad andare in Parlamento anche in questi giorni di vacanza, mentre poi per una vita intera non ha mai conosciuto l’impegno di un lavoro, come quello dei ferrovieri, dei muratori, come quelli morti in queste ore e che sembra non interessi a nessuno, degli infermieri, dei medici, degli operai e dei cassintegrati, che in questi giorni di vacanza sono uniti a presidiare la fabbrica, e tanti altri lavoratori. Allora, Ministro, finisca di fare la sceneggiata, e si metta al lavoro, vada al Viminale e faccia qualcosa di utile per gli italiani. E soprattutto per quelli che lei ha già condannato a morire in mare”. 

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