Napoli – Stampa a rischio “bavaglio”, i cronisti non ci stanno. Giornalisti in piazza a Napoli per dire #GiùLeManiDallInformazione dopo il feroce attacco lanciato alla categoria dal vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio e a dall’altro esponente grillino Alessandro Di Battista. Il flash mob promosso dalla Federazione nazionale della Stampa Italiana e dal Consiglio dell’Ordine nazionale dei Giornalisti si è svolto stamattina in piazza del Plebiscito, davanti al palazzo della prefettura, e ha visto la partecipazione di circa 150 cronisti.
Alcuni giornalisti hanno esposto striscioni e cartelli con le frasi pronunciate nei giorni scorsi del vice premier Di Maio e da Di Battista. «Siamo qui per dire no a chi vuole mettere il bavaglio alla stampa, a chi vorrebbe leggi liberticide per attaccare sia il nostro Ordine che i giornali», ha tuonato il segretario del Sindacato Unitario Giornalisti Campania, Claudio Silvestri. «C’è un violento attacco alla categoria, nei confronti dell’informazione e di chi fa informazione. A rischio estinzione, con l’annunciato taglio dei fondi per l’editoria, ci sono innanzitutto le piccole testate», ha rincarato la dose il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli. «Gli insulti da parte di esponenti del Governo e del M5S non scuotono l’amor proprio e la dignità di una professione, ma minacciano la libertà e i diritti costituzionali. Vogliono eliminare ogni forma di intermediazione rappresentata da giornali», ha rilanciato il consigliere nazionale della Fnsi, Gerardo Ausiello. Accanto a Fnsi e Cnog in piazza a Napoli anche l’associazione Articolo 21 e l’Ucsi della Campania.
Piena adesione all’iniziativa è arrivata anche da alcuni esponenti politici. «Da giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine della Campania e da politico esprimo la mia più totale solidarietà a tutti colleghi che ogni giorno con professionalità, passione e sacrificio svolgono questo difficile e delicato mestiere. Nell’esercizio della mia attività politica, anche quando non condividevo opinioni di colleghi o venivo criticato, non mi sono mai sognato di attaccarli, perché ho sempre rispettato l’indipendenza e l’autonomia della stampa», afferma David Lebro, capogruppo de La Città in consiglio comunale e metropolitano. «Non è la prima volta che i grillini gettano fango sulla stampa e cercano di screditare il lavoro di tanti giornalisti, probabilmente rei di far emergere le contraddizioni del loro movimento, ma che lo faccia un ministro della Repubblica, tra l’altro iscritto anch’egli all’Ordine, è cosa non solo inopportuna, ma estremamente grave. Bene ha fatto il presidente Carlo Verna a invitare il ministro Di Maio a lasciare l’Ordine», ha poi concluso il consigliere Lebro. Presenti in piazza anche Umberto De Gregorio, presidente dell’azienda di trasporto regionale Eav, e Salvatore Ronghi, leader del movimento Sud Protagonista.
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