Napoli – Il Comune di Napoli dice “no” alle riprese per la prossima serie di “Gomorra”. Ad annunciare lo stop è l’assessore al Turismo della Municipalità 4, Stefano Maria Capocelli. Tramite una lunga nota, l’esponente della “giuntina” di via Gianturco fa infatti sapere che l’Amministrazione si è opposta alla richiesta della produzione di effettuare alcune riprese all’interno del quartiere Forcella.
«Due anni e mezzo fa – spiega Capocelli – ho realizzato un sogno che coltivavo da tanti anni, quello di riempire il muro di fronte la finestra di casa mia (in via Duomo, ndr), dove sono nato e cresciuto, con un murale. Un muro degradato e sporco che era anche simbolicamente una barriera invalicabile di forcella, rione per anni abbandonato dalle istituzioni e noto per le pagine più nere della storia della nostra città ma che, come nel resto degli altri quartieri, è abitato per la stragrande maggioranza da cittadini perbene. L’assessore comunale Alessandra Clemente mi fece incontrare con Luca Borriello dell’associazione Inward, che fa parte dell’osservatorio nazionale sulla Street art e Luca mi presentò Jorit, straordinario e giovanissimo artista iperrealista napoletano. Jorit si rese subito disponibile, io e la Inward ci adoperammo per dividere le spese. Grazie poi all’assessore Ciro Borriello, il Comune di Napoli ci diede la disponibilità di una gru per consentire all’artista di lavorare su quella parete alta più di 20 metri». L’assessore ricorda quindi che la scelta «sul soggetto non fu casuale, siamo in corrispondenza di via Duomo, nella casa di San Gennaro, il Santo Patrono della città. Fu poi Jorit ad avere la geniale intuizione di rendere l’opera unica nel suo genere dando il volto di un suo amico operaio napoletano al Santo. Fu così che San Gennaro sciolse, definitivamente, anche la sua iconografia nel popolo». A questo punto Capocelli va dritto al nocciolo della questione: «Nessuno ha mai pensato di specularci su, il nostro era e resterà sempre un regalo a Forcella e alla città di Napoli. E credetemi se trovassimo oggi il modo di ricavare anche solo 1 euro per ogni scatto fotografico fatto a questa immagine saremmo oggi milionari. L’anno scorso venimmo contattati dalla Cattleya, società di produzione cinematografica della serie “Gomorra”. E, forse ingenuamente, acconsentimmo alle riprese, vietando però loro la ripresa di scene violente sotto questa immagine che ritrae comunque un volto santo. Oggi siamo stati ricontattati dalla casa di produzione. Io e Jorit ci siamo sentiti e confrontati e abbiamo deciso di non consentire loro alcuna ripresa, altrimenti ci rivolgeremo ai nostri legali. Mi limito a dire che per quanto ci riguarda lo spirito di inchiesta che forse aveva all’inizio la serie l’ha perso e per questo quella che è un’immagine che racchiude dentro tanti sacrifici e le migliori intenzioni non vogliamo sporcarla né mischiarla ad un prodotto per noi meramente commerciale».