Napoli – Un’intera area con una spettacolare vista mare viene interdetta al pubblico e nessuno sa il perché. Succede a Bagnoli, nel cuore del quartiere dell’ex Italsider, dove da questa mattina piazza a Mare è stata transennata per dei motivi che al momento non sono stati resi noti. I tre varchi di acceso, infatti, sono stati bloccati alcun motivo e la cosa non sembra essere affatto andata giù al presidente della Municipalità 10, Diego Civitillo, che sbotta: «Ad oggi non abbiamo ricevuto alcun tipo di comunicazione né dal Demanio, proprietario di quello spazio, né dal Comune di Napoli, l’ente che ormai da oltre dieci anni aspetta la consegna dell’area. Se entro lunedì non ci saranno fornite tutte le delucidazioni del caso, sono pronto a rivolgermi alla Procura della Repubblica». Insomma, un mezzo giallo.
Piazza a Mare non ha del resto mai avuto vita facile. Costruita durante la prima stagione commissariale, l’area risulta di proprietà del Demanio, dunque dello Stato. Il Comune di Napoli in seguito ne aveva chiesto la consegna, per affidarne la gestione alla Municipalità 10. Ma con l’interruzione dell’intervento commissariale è arrivato il pantano amministrativo: tant’è che il collaudo non è mai stato eseguito e i lavori di risistemazione non sono mai giunti al capolinea. L’ultima ennesima beffa è arrivata stamattina, quando dei non meglio precisati operatori hanno transennato i tre ingressi alla piazza. Il motivo, però, risulta al momento sconosciuto: «Io non ho dato alcun ordine in tal senso – spiega il presidente Civitillo – e non mi è nemmeno chiaro chi è che possa aver dato un’indicazione di quel tipo. Da qualche parte ci deve essere un atto che, se risulterà firmata da un soggetto incompetente, impugneremo senza alcuna remora. Intanto ho già scritto al Servizio Patrimonio e a quello Tutela del mare del Comune di Napoli per capire cosa possa essere accaduto». Il presidente della Municipalità 10 non nasconde dunque il proprio disappunto: «Se anche fosse stato il Comune a chiudere la piazza sarebbe comunque un controsenso, dal momento che non può farlo visto quell’area non è ancora di sua competenza». Civitillo ricorda inoltre che piazza a Mare non presenterebbe alcun criticità tale da renderne necessaria la chiusura: «Proprio qualche tempo eseguimmo un sopralluogo con tecnici del Demanio ed erano emersi solo dei piccoli problemi, come alcuni muretti rotti, ma si tratta di intoppi comuni a molte aree pubbliche. Del resto non credo che qualcuno si sia mai sognato di chiudere piazza del Plebiscito per un basolo rotto». Il presidente Civitillo vuole quindi vederci chiaro e promette che su questa vicenda andrà fino in fondo: «Non vorrei che dietro che questa strana chiusura ci fossero le mire di alcuni privati. Aspetterò lunedì per avere tutte le comunicazioni del caso e se non sussisterà un valido motivo per l’installazione di quelle transenne mi rivolgerò direttamente alla Procura».
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