NAPOLI – Un discorso lungo e polito, programmatico. Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio, ha parlato alla conferenza del Pd a Portici mettendo il Sud come priorità. “Dobbiamo avere l’ambizione di pensare a domani, a quello che c’è da proporre per i prossimi anni: innanzitutto sul lavoro. Sulla dignità del lavoro che verrà sfidata dalla quarta rivoluzione industriale che ci sfida tutti se vogliamo evitare una nuova separazione della società tra una élite cosmopolita e senza terra e lavoratori malpagati e insultati nella loro dignità“. Secondo i premier occorre puntare al Sud. “Dobbiamo fare di più – aggiunge il premier – per caratterizzare in senso ambientalista l’azione del Pd e del governo. E’ una delle cose che possiamo fare meglio se siamo consapevoli che questo è fondamentale per la competitività della nostra economia, per il lavoro per il benessere delle nostre città, oggi ed e’ l’impegno che dobbiamo prendere. Abbiamo fatto molto ma dobbiamo fare di più per il Mezzogiorno d’Italia: se c’e’ un differenziale su cui intervenire per aumentare la crescita questo e’ il giacimento di sviluppo e di crescita che c’e’ nel nostro Mezzogiorno“.
QUESTIONE MIGRANTI – “Noi siamo credibili perchè abbiamo affrontato il monopolio dei trafficanti di esseri umani. Noi italiani – continua – abbiamo salvato l’onore dell’Europa e centinaia di migliaia di vite umane: abbiamo dimostrato che se sei consapevole che il fenomeno migratorio non e’ eccezionale ma permanente, se lavori in modo intelligente e ostinato, puoi ottenere risultati anche in un campo che sembrava impossibile“.
TERREMOTO – “Pensiamo a quella parte d’Italia che un anno fa e’ stata colpita dal terremoto: vedrà nel governo e nel Pd sempre qualcuno al suo fianco. Non dimentichiamo il cuore d’Italia colpito e lavoriamo per la ricostruzione e la prevenzione“.
CRISI – “Confido che in questo percorso di ripresa” che sta facendo l’Italia come riconosciuto anche da Standard&Poor, “continueremo a poter avere come punto rifermento la guida del presidente Mattarella e il suo orientamento come garante delle istituzioni e dei passaggi che abbiamo di fronte“.
GOVERNARE – “Si gioca per vincere e per governare, nel pantheon del Pd non c’è De Coubertin. Dobbiamo darci l’assetto più competitivo possibile“.