Sforzi congiunti in quattro aree operative: : l’utilizzo di tecnologie automatizzate per la rapida rilevazione e la rimozione dei contenuti terroristici nonché per la prevenzione della loro ulteriore diffusione; la condivisione delle migliori prassi e tecnologie per migliorare la resilienza delle società più piccole; il miglioramento della nostra base di conoscenza attraverso la ricerca e lo sviluppo; il potenziamento dell’empowerment dei partner della società civile per sviluppare narrative alternative.
L’obiettivo condiviso è dunque quello di sviluppare forme di cooperazione contro il terrorismo su Internet, sulla base dei principi di reciproca responsabilità e fiducia, difesa dei valori condivisi di libertà, inclusa la libertà di espressione. Infine, la riunione ministeriale del G7 ha accolto con favore la creazione di una rete di ricerca globale da parte del Global Internet Forum, con i rappresentanti delle istituzioni accademiche ed esperti per sviluppare congiuntamente l’analisi dell’uso di tecnologie da parte dei terroristi.
“Il terrorismo è questione prioritaria per tutti i governi, e anche se a Raqqa l’Isis è stata sconfitta militarmente, la sua ideologia non è stata distrutta e minaccia ancora tutti i Paesi. Occorre dunque una risposta unita e una controproposta culturale per la quale la Rete diventa snodo principale. Non è normale che i giovani nel nostro paese di radicalizzino”. Così il ministro degli Interni francese Gerard Collomb, che considera l’appuntamento italiano, con la presenza di uno stesso tavolo dei grandi provider fondamentale.
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