Rubano una Kawasaki ma vengono traditi dal Gps: arresto-show nella notte

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Napoli – Scacco alla banda di ladri dei Quartieri Spagnoli. Ieri notte gli agenti della polizia di Stato della Squadra Mobile, sezione Falchi, e del commissariato Montecalvario hanno arrestato Luigi Esposito, 35 anni; Salvatore Marramao, 34 anni; e Francesco Peluso, 35 ann; tutti e tre con pregiudizi di polizia, dovranno rispondedere dei reati di furto aggravato in concorso. Inoltre, a Peluso è stato contestato anche il reato di evasione dagli arresti domiciliari. I fatti sono avvenuti intorno a mezzanotte, quando la sala operativa ha allertato gli agenti riguardo a un furto di una moto Kawasaki di grossa cilindrata, in viale Gramsci, da parte di tre giovani a bordo di scooter. I poliziotti, avendo acquisito tutte le descrizioni a riguardo e grazie ad un localizzatore Gps posizionato sulla moto, subito si sono portati a Montecalvario, precisamente nel cuore dei Quartieri Spagnoli, coordinandosi con altre pattuglie arrivate in zona. Le cattive sorprese non si sono fatte attendere. I tre malviventi, che in quel frangente erano ancora intenti ad armeggiare vicino alla moto rubata pochi minuti prima, forse proprio nel tentativo di sbarazzarsi di eventuali dispositivi di geolocalizzazione, alla vista degli agenti hanno tentato di fuggire, ma l’intervento coordinato dei poliziotti ha fatto in modo che subito venissero bloccati. La loro corsa tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli è infatti durata soltanto una manciata di istanti.

Una volta bloccati, per tutti e tre gli specialisti sono quindi scattate le manette. Gli agenti hanno trovato in una borsa nera arnesi utilizzati allo scasso e i due motocicli impiegati per il furto dai tre componenti. Dopo la direttissima avvenuta ieri mattina Francesco Peluso è stato condannato alla pena di 4 anni e condotto presso la casa circondariale di Poggioreale, mentre a Luigi Esposito, condannato a 3 anni e 4 mesi, e a Salvatore Marramao, che ha invece rimediato 2 anni e 8 mesi, il giudice ha concesso gli arresti domiciliari. La moto è stata invece restituita al legittimo proprietario. Le indagini non sono però ancora del tutto concluse. Gli investigatori della polizia stanno infatti provando a verificare che i tre malviventi di Montecalvario non siano responsabili anche di altri furti analoghi avvenuti nella zona di Chiaia e San Ferdinando. L’ipotesi al vaglio, infatti, è che in quel garage fosse stata allestita una vera e propria centrale del furto di moto e scooter.

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