Napoli – Questa mattina, a firmare per il referendum sull’eutanasia promosso dai Radicali, è arrivato anche uno dei 5 protagonisti della corsa alla successione di Luigi De Magistris a Palazzo San Giacomo.
Questo, nel giorno in cui sono state divulgate le motivazioni della sentenza che, lo scorso 28 aprile, ha assolto Marco Cappato, presidente dell’associazione intitolata a Luca Coscioni, e Mina Welby dal reato di istigazione e aiuto al suicidio per l’assistenza fornita a Davide Trentini, malato di sclerosi multipla cronica progressiva, a recarsi in Svizzera e a ricorrere al suicidio assistito.
In più, hanno aggiunto che “il lapidario divieto di aiutare taluno a procurarsi la morte, contenuto nella norma coniata in un periodo storico in cui lo scopo unico era tutelare a ogni costo la vita intesa come bene sociale, va coniugato col diritto a una vita dignitosa e col diritto al rifiuto di trattamenti terapeutici a fronte di una malattia che abbia esito certamente infausto, a conclusione di un percorso altrettanto certo di dolore acutissimo e senza fine“.