Napoli – “State buoni se potete, magari con la soluzione che ha già unificato il partito in Puglia”. Antonio Tajani ha usato più o meno queste parole quando si è messo in contatto con gli Azzurri della Campania. E la guerra tra l’area che fa capo all’eurodeputato Fulvio Martusciello e quella capitanata da Mimmo De Siano e Luigi Cesaro sembra essere a un punto di svolta proprio sul modello pugliese, dove il partito è stato unificato nel nome di una gestione allargata e unitaria.
Già in settimana, quindi, i vertici romani di Forza Italia dovrebbero ufficializzare le novità su chi e sul come sarà affidato qui il partito.
Dopo che Martusciello si è fatto carico di formare la lista in occasione delle scorse regionali, quando Cesaro, nell’occhio del ciclone delle inchieste giudiziarie, preferì tirarsene fuori, e soprattutto dopo i dati elettorali che hanno sancito il fatto che comunque, anche se azzoppato, il partito ha tenuto botta, l’europarlamentare avrebbe voluto passare all’incasso stile all-in.
Come? Secondo le voci di dentro dei berlusconiani, volendo Paolo Russo al posto del coordinatore regionale Mimmo De Siano e, soprattutto, Franco Silvestro al posto di Stanislao Lanzotti alla guida del partito a Napoli.
Fatto sta che quest’avvicendamento è stato congelato da Roma. “Non è il momento di spaccarci”, ha detto Berlusconi. E Tajani ha dato disposizioni in tal senso.
Già entro la settimana, quindi, si dovrebbe giungere a questo compromesso: De Siano sarà depotenziato. Non sarà più lui l’unico coordinatore regionale, ma sarà affiancato molto probabilmente dallo stesso Fulvio Martusciello, nel nome di una conduzione unitaria del partito.
A Napoli, invece, dove la situazione è ancora più calda per via delle elezioni comunali, per ora, la situazione dovrebbe rimanere quella che è: con Lanzotti coordinatore cittadino sebbene platealmente lasciato solo nel percorso che voleva intraprendere assieme ai moderati e (anche) al Pd.
Per questa partita, la candidatura a sindaco di Catello Maresca ha le sembianze della manna dal cielo perchè è un candidato che potrebbe unire il partito e il resto del centrodestra. Simbolo o non simbolo. Per il quale, in fondo, un vero e proprio paletto lo ha posto solo Fratelli d’Italia: vuole il nome di Giorgia Meloni sulla scheda a tutti i costi. Mentre la Lega, a Napoli, potrebbe fare tranquillamente a meno di Alberto da Giussano. E Forza Italia, promette, ci ragionerà su a proposito di quello di Berlusconi.
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