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Napoli – Fiamme e terrore nella “banlieue” di Napoli centro. Una densa colonna di fumo, visibile a distanza persino dalla zona del Vesuviano, si è alzata dalla zona del porto, precisamente nel tratto finale di via Marina, a causa dell’incendio scoppiato all’interno di un capannone utilizzato abusivamente da extracomunitari come alloggio.
L’allarme è scattato intorno a mezzogiorno. I residenti della zona, resisi conto di quanto stava accadendo, hanno subito chiamato il 115 e sul posto si precipitati in pochi minuti i vigili del fuoco. Al momento sono ancora in corso le operazioni di spegnimento per evitare che l’incendio si propaghi a un vicino negozio di arredamenti. Uno degli immigrati è rimasto ferito nel tentativo di saltare da un muro alto cinque metri per sfuggire alle fiamme. Nella zona il traffico si è letteralmente paralizzato. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, gli occupanti abusivi avevano realizzato il proprio alloggio all’interno di un’intercapedine ricavata tra il muro perimetrale e il deposito dei mezzi pubblici: a tutti gli effetti una bomba a orologeria. In quel tratto di via Marina insistono tra l’altro ormai da anni diversi e popolosi insediamenti di extracomunitari, spesso clandestini. In primis nell’area antistante l’ex mercato ittico e all’interno del parco della Marinella, due luoghi abbandonanti al degrado più totale e che da anni, nonostante i progetti a più riprese annunciati dal Comune, aspettano ancora di essere riqualificati.