Napoli – I festeggiamenti degenerano e al rione Alto si sfiora la tragedia. È successo la notte scorsa in via Sigmund Freud, dove un fuoco d’artificio scagliato contro un balcone al settimo piano ha rischiato di mandare a fuoco un intero appartamento nel quale vive una donna di 63 anni. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco e la polizia. Terminate le operazioni del pericoloso rogo, sono scattate le denunce a carico dei responsabili. Nei guai sono così finite quattro persone, i titolari del locale davanti al quale era stata accesa la batteria di “botti” e due loro dipendenti.
L’incendio ha semidistrutto un appartamento al settimo piano. Il rogo è stato causato dall’esplosione di una batteria di fuochi d’artificio accesi in strada. Sono quattro le persone denunciate: un ragazzo e una ragazza rispettivamente di 24 e 22 anni, per incendio doloso e accensione di fuochi pericolosi, e il padre e lo zio della ragazza per favoreggiamento. Il fatto è avvenuto in via Sigmund Freud. I 4 hanno acceso i fuochi d’artificio in strada, per motivi ancora non chiariti. I fuochi hanno raggiunto l’appartamento al settimo e ultimo piano del palazzo distruggendo completamente l’abitazione. La donna che viveva da sola nell’appartamento, una 63enne, è riuscita a mettersi in salvo. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e polizia di Stato. Il condominio e l’appartamento sono stati giudicati agibili e dunque non è stato necessario procedere allo sgombero del fabbricato.
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