Fase 2, De Luca striglia i sindaci: ora tocca a De Magistris e gli altri

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Napoli – Finora ha ripetuto sino alla nausea che non ha certi poteri, in primis quello di autorità sanitaria locale, perché tutto è stato avocato alla Regione e al Governo. Quello che ha potuto fare tanto e sicuramente il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris è dare – giustamente – opinioni sulla sanità in Campania, sui posti letto, sulle ordinanze regionali. Spesso criticando ed entrando in guerra con il Governatore. Dalla pastiera a domicilio all’apertura delle pizzerie. Accusando Vincenzo De Luca finanche di non sapere come si fa il lievito della pizza, ma dimostrando in quel caso – ahimé – di non aver ben chiara l’ordinanza regionale che escludeva dalla fascia oraria i tempi di lavorazione dell’impasto.

Intanto dal canto suo il primo cittadino ha sfornato di certo delibere, da ‘Napoli riparte‘ a quella sugli impianti sportivi, che senza le risorse del Governo non sono altro che linee politiche e nulla più. Tant’è. Ora che la fase due è alle porte, tocca però ai primi cittadini. Anzi già è così. A dirlo – e ricordarlo loro – forte e chiaro è proprio il presidente della Campania. “I sindaci hanno il potere e il dovere di far rispettare l’ordinanza che rende obbligatorio l’uso della mascherina, vale per le le forze dell’ordine, ma vale a maggior ragione per i tantissimi sindaci”. Insomma non ci sono più scuse, chiarisce De Luca raccontando di un amico che gli ha segnalato la presenza di centinaia di persone in zona Santa Lucia, a Napoli. Molte senza mascherine, appunto, ed anche raggruppate “in allegre brigate”. “Non è possibile, non è consentito” tuona lo sceriffo ringraziando “i sindaci che hanno collaborato e hanno segnalato situazioni di emergenza”. Ma a questi se ne aggiungono altri “che se ne infischiano e non è possibile trascurare così la salute della propria comunità” aggiunge, chissà se riferendosi a qualche fascia tricolore in particolare.

Insomma tutta loro, come sottolinea, la competenza di organizzare i servizi di pattugliamento con la polizia municipale. “Noi interverremo invece con le forze dell’ordine, ma chi non ha la mascherina va sanzionato. Punto, è semplice”. Ai sindaci spettano i controlli per le strade ed anche sui mezzi pubblici, per dirne una. Ma non solo. Ora i primi cittadini saranno chiamati nuovamente a prendere decisioni, su più fronti. Dalla possibilità, ad esempio, di chiudere strade a rischio assembramenti. E man mano così via. Entreranno nella fase operativa che finora ha visto in campo solo il Governatore. Chiamati alla prova di quella che resta un’emergenza, dovranno gestire e dimostrare. Dovranno dire non più cosa possono fare, ma cosa sanno fare.

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