Napoli – Le indagini sulla clamorosa fuga dal carcere di Poggioreale non sono ancora giunte al capolinea. All’indomani della cattura del killer evaso gli inquirenti della Procura di Napoli intendono chiarire alcuni aspetti della rocambolesca evasione. Innanzitutto vogliono capire se c’è stato il coinvolgimento di qualcuno, dall’interno del carcere, che lo abbia aiutato a fuggire, magari indicandogli il momento giusto per farlo; da chiarire inoltre anche come abbia architettato l’evasione e come si sia procurato le lenzuola usate poi come corda per calarsi dalle mura del carcere. Intanto è già stata formulata la richiesta al gip per la convalida dell’arresto; a breve il polacco potrebbe essere ascoltato dai magistrati a cui il procuratore Giovanni Melillo, che ha seguito la vicenda da vicino, ha affidato il fascicolo. Robert Lisowski è attualmente piantonato in un reparto dell’ospedale Cardarelli dove è ricoverato per la frattura del malleolo rimediata cadendo da diversi metri di altezza durante l’evasione. Ieri sera, quando è stato individuato e arrestato in una traversa di corso Garibaldi, non aveva soldi e neppure un telefonino, in sostanza non aveva alcun bene che consentisse una fuga sicura e duratura. Sul punto, però, il diretto interessato ha finora fatto scena muta.
Evaso da Poggioreale, indagini a un bivio: ora è caccia ai complici di Lisowski
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