Napoli – Catello Maresca sarebbe orientato a non presentarsi alle elezioni regionali in Campania. In questi minuti, stando a indiscrezioni attendibili, il magistrato napoletano, amareggiato per essere stato strumentalizzato da partiti e movimenti politici “tradizionali”, si sarebbe reso conto che le regionali, in programma a settembre, sono un appuntamento troppo ravvicinato per poter avere modo e tempo di dispiegare nelle sue piene potenzialità il movimento civico e di opinione che si sta creando, in questi giorni, intorno alla sua figura. Maresca, in sostanza, avrebbe bisogno di almeno qualche mese per canalizzare in maniera strutturata l’entusiasmo che l’ipotesi di una sua discesa in campo ha generato nella società civile. Costruire una coalizione di liste civiche, aperta al mondo delle professioni, agli artigiani, agli imprenditori, agli operai, che guardi alle fasce sociali più disagiate e che abbia come pilastro politico e programmatico la difesa della legalità sono alla base del progetto di Maresca, che, come ha sottolineato in prima persona, non ci pensa nemmeno a impelagarsi in trattative con partiti e partitini. Niente simboli, niente “cappelli” sul suo nome: l’idea di Maresca, a questo punto, seguendo una logica politica e temporale, potrebbe essere l’ideale per le elezioni comunali di Napoli, in programma il prossimo anno, che anche grazie al doppio turno si prestano molto di più a una operazione civica. Nulla è ancora deciso: il sostituto procuratore di Napoli riflette, ascolta, e sta per tirare le somme di quanto accaduto nelle ultime settimane.
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