‘E’ uno schema che proviamo da tanto tempo, finalmente ci è riuscito!”. Aurelio Andreazzoli scherza rivedendo in tv il gol fortunoso di Cutrone che è valso la vittoria con il Napoli al Maradona.
”I ragazzi – commenta il tecnico dell’Empoli ai microfoni di Dazn – ci credono, hanno capito che si può fare risultato dappertutto, che questa è una realtà e non sono storie che racconto io. E così succede che fai le gare che hai fatto oggi e anche ultimamente e che sono tutte basate su un aiuto reciproco da parte dei calciatori. Loro sanno di essere tutti quanti importanti e tutti i titolari e questo credo che aiuti molto. E poi c’è quell’alchimia che se riesci a far scoccare è un bell’aiuto”.
”Ho sempre avuto nella testa la necessità – spiega il tecnico dell’Empoli – di gratificare i calciatori che alleno e l’unica maniera è quella di farli giocare. Se pensi di avere 15 titolari non ce la fai. Le partite si vincono solo con determinati atteggiamenti, con sacrificio e disponibilità, perché le cose che determinano non sono tanto la tattica e neppure la tecnica, ma proprio queste componenti senza le quali nulla si può ottenere nulla”. ”Vedere crescere i ragazzi mi dà soddisfazione – conclude Andreazzoli -vederli scendere in campo in questi stadi in cui la maggior parte di loro non si è mai neanche presentata una volta, mi dà una grande gratificazione. Probabilmente questo è il vantaggio di allenare ad una certa età che toglie quella pressione che magari ha un allenatore giovane”.