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Emergenza babygang, Csm: “No a provvedimenti intermittenti”

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Napoli – Da Napoli un segnale per tutta la regione e per l’intero Paese. Emergenza criminale minorile: questo il dramma che affligge la città. Il Csm si è riunita nella sala Arengario del Tribunale in plenum per proporre una risoluzione che possa dare spinta a una riforma del codice penale sul tema dei minori. “Qui i problemi sono incancreniti, ma non abbiamo bisogno di provvedimenti intermittenti”. Questo quanto dichiara Luigi Riello, procuratore generale della Corte d’Appello di Napoli. “Combattiamo la violenza della camorra. Sono anni che abbiamo a che fare con le stese, gli accoltellamenti. Qui abbiamo un alto numero di vittime ferite o uccise per errore. Ricordo Annalisa Durante, Maikol Giuseppe Russo o la donna Miakol colpita da un proiettile vagante a Forcella. Abbiamo bisogno di risposte non emergenziali, ma strutturali”.
 
L’appello è a “tutte le istituzioni, non solo alle forze dell’ordine e alla magistratura. C’è bisogno di maggiore coordinamento”. Questo quanto dichiara Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm. “Si tratta di una risoluzione di grande valore. La decisione di un plenum formale qui a Napoli è la prima volta che accade e costituisce un segnale molto forte per la città, per la regione e per il paese”. “Intendiamo con proposte precise rendere efficace l’azione di prevenzione e repressione – spiega Legnini – per contrastare la devianza e la criminalità minorile”.
 
 
 
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