Napoli – Magari lì per lì gli è venuta fuori così: senza tanti filtri. Senza pensarci troppo. Ma, durante l’incontro che ieri il sindaco Luigi De Magistris ha avuto con i consiglieri comunali di ‘Sinistra in Comune’, non è passata inosservata. Tutt’altro. Tant’è che, a un certo punto, quella frase, gliel’hanno fatta anche notare. Ma lui l’ha confermata anche capendo che la si intendeva nella versione più pesante e definitiva: stava a significare che è pronto a scaricare del tutto Alessandra Clemente dopo averla lanciata come candidata a sindaco.
Parola più, parola meno: “Signori cari, visto che si è allungato il tempo da qui alle elezioni, visto che da qui a ottobre trascorreranno altri 7 mesi, sospendiamo la contesa elettorale. Concentriamoci solo sull’amministrazione e sulla politica: continuiamo solo a governare al meglio la città”.
E’ stato quel “sospendiamo la contesa elettorale” che ha segnato la serata. Marcato l’ora e mezza spesa con i consiglieri di ‘Sinistra in Comune’. E, molto probabilmente, mutato tutto lo scenario in vista delle prossime elezioni comunali. In vista delle quali, evidentemente, è ancora tutto da definire per il mondo arancione da che parte stare e quale nome realmente sostenere come candidato a sindaco.
Fatto sta che quello di Alessandra Clemente, a chi ha partecipato alla riunione di ieri, è sembrato ampiamente bruciato.
Cinque mesi dopo, era il 12 ottobre quando De Magistris indicò l’assessora ai lavori pubblici, al patrimonio e ai giovani candidata sindaco, il primo cittadino ha innescato la retromarcia.
Una nuova direzione che, in realtà, già molti avevano capito con la sua ultima esternazione pubblica con la quale non ha detto no all’ipotesi Roberto Fico. E, soprattutto, all’ipotesi di un riavvicinamento con il centrosinistra che va dai deluchiani a Leu passando per il Pd e il Movimento 5 Stelle.
De Magistris vuole uscire dall’isolamento. Anche perchè il sindaco di Napoli è candidato a Governatore in Calabria. E non può permettersi una campagna elettorale da isolato. O, peggio: da sindaco sfiduciato di nome e di fatto dal resto del centrosinistra che, se volesse, già oggi, avrebbe i numeri per mandarlo a casa.
E’ diventato impossibile, quindi, per l’ex pm continuare a sostenere a testa bassa Alessandra Clemente.
Del resto, il 12 ottobre, quando la lanciò candidata sindaco di Napoli, lo fece con queste parole: “Con Alessandra si può aprire un ragionamento con la città, al nostro interno, con la nostra maggioranza, con chi ha fatto il viaggio insieme a noi e con i partiti”.
Quel “ragionamento” si è concluso con un nulla di fatto: De Magistris ne è già cosciente.
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