Napoli – Lo studio annuale sull’inquinamento atmosferico, “Mobilitaria 2020“, condotto dal Kyoto Club e dall’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio delle Ricerche (Cnr-Iia) ha reso noti i risultati relativi alla qualità dell’aria emersi in questi mesi.
Il dato è assolutamente incoraggiante. Infatti la città di Napoli ha registrato una diminuzione del 33% di emissioni di biossido di azoto (NO2) e di inquinamento dovuti ai trasporti.
Il crollo è sicuramente uno dei pochi effetti positivi derivanti dal lockdown nazionale causato dalla diffusione del Coronavirus ma ora bisogna fare i conti con la ripresa delle attività e dunque anche con la ripresa della mobilità.
Secondo il vicepresidente di Kyoto Club, Francesco Ferrante: “Sembra evidente che l’uscita dalla crisi pandemica ci pone di fronte a un bivio. Prevarrà la spinta “conservatrice” di chi pensa che la migliore risposta alle esigenze di distanziamento sociale sia quella di rinchiudersi nella propria auto privata magari incentivando l’acquisto dei modelli rimasti invenduti in questi mesi, o piuttosto vincerà un modello più moderno che si basa sul forte potenziamento del trasporto pubblico locale, dello sharing, delle forme di mobilità dolce e sostenibile e che incentivi l’innovazione tecnologica accelerando l’uscita dall’”era fossile” anche nei trasporti? Solo se saremo in grado di far vincere la seconda opzione potremo tornare a vivere in città di nuovo belle, accoglienti, piene di vita e di aria pulita”.
Risulta, quindi, fondamentale incoraggiare gli spostamenti in bicicletta, a piedi, con la sharing mobility e la micromobilità, e un rinnovamento dei servizi di trasporto pubblico e l’elettrificazione dei veicoli.