Prezzi alle stelle, giostre bloccate dalla burocrazia e stipendi arretrati. A un anno dalla sua riapertura, l’Edenlandia, il parco dei divertimenti presenti a Napoli nel quartiere Fuorigrotta, non decolla e palesa mille difficoltà.
Nelle scorse ore la società New Edenlandia Spa, guidata dall’imprenditore napoletano Gianluca Vorzillo, ha diramato una nota dove, con un linguaggio tutt’altro che pacato, ha provato a ridimensionare l’articolo pubblicato nei giorni scorsi da Il Mattino che denunciava gli arretrati da pagare ai dipendenti. Nel comunicato sia la New Edenlandia Spa che Vorzillo sottolineano l’ingresso gratuito a un parco divertimenti che presenta ancora poche attrazioni aperte al pubblico (circa una quindicina) oltre a numerosi luoghi di ristoro.
Ingresso gratuito che ha scatenato i genitori che nel corso dell’anno hanno accompagnato i figli. Se per entrare non si paga nulla (all’inizio era prevista la Edencard al costo di tre euro), far fare un giro su una giostra costa dai 2 ai 4 euro e non è previsto l’acquisto di alcun braccialetto che possa consentire, dietro il pagamento di una cifra prestabilita, di girare indisturbati su tutte le attrazioni del parco divertimenti.
Fotografa meglio la situazione l’esperienza di Alessandro, un giovane papà: “Sono entrato con mia moglie e i miei due figli. Prima giostra il trenino, che bello, 2 minuti 12 euro (3 euro a persona). Passo sulla ruota panoramica, altri 12 euro per due giri. Ricapitolando: in 10 minuti spesi 24 euro, incredibile. A me non mi vedrete mai più. Non mi interessa la burocrazia, la politica, questo è non saper fare imprenditoria. Se volessi fare 6-7 giostre quanto mi costerebbe stare una sola ora all’Edenlandia? Purtroppo i miei figli hanno 3 anni e mezzo e quasi 5 anni, li devo per forza accompagnare. Almeno fate in modo che gli accompagnatori, fino a una determinata età dei bambini, non paghino… ma cosi un’ora all’Edenlandia mi costa 150 euro e per fare solo 6-7 giostre… siete folli?”.
Sulla introduzione del braccialetto la New Edenlandia Spa non si è ancora espressa in attesa “di ricevere tutti i permessi per le attrazioni non ancora aperte, che porterebbero il più grande Parco del Sud Italia ad essere nuovamente fiore all’occhiello della regione”.
Sui ritardi degli stipendi, Vorzillo le addebita alla “enorme difficoltà che il parco versa nel lavorare non appieno regime, ma solo con il 50% delle giostre pienamente operative”. Poi rassicura: “La società ha garantito sino ad ora, pur tra alcuni disagi, l’intera base occupazionale e come anticipato anche ai sindacati, che sembra non vogliano sentire o capire, la situazione di arretrato sarà riportata alla normalità entro la fine di agosto”.
“Edenlandia – ribadisce Vorzillo – non è in crisi; sta solo cercando, con sforzi immani, di affrontare le difficoltà, amministrative e burocratiche, che ne stanno frenando l’ulteriore sviluppo. Difficoltà che sono fuori dal nostro controllo; il giorno 09 agosto si è tenuta l’ennesima Commissione di Prefettizia di Vigilanza che purtroppo non ha potuto esprimersi per mancanza dei membri all’uopo convocati (erano già tutti in ferie). Tutto rimandato a dopo ferragosto … forse il 22 agosto”.