Napoli – La quarta stagione della docu-serie “Dottori in corsia” di Simona Ercolani, porta sul piccolo schermo casi di alta e media complessità medica nati all’interno dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, struttura d’eccellenza a livello europeo. Storie di coraggio e speranza dei piccoli pazienti del nosocomio, insieme a quelle delle loro famiglie, dei medici e del personale ospedaliero. Il secondo episodio della quarta stagione prodotta da “Stand by me” in collaborazione con “Rai Fiction”, va in onda domani 18 gennaio alle 23.15 su Rai3 con la partecipazione straordinaria di Federica Sciarelli, che, attraverso incontri e interviste ai giovani pazienti, famigliari e medici, ripercorre il viaggio verso la guarigione per documentare anche in epoca Covid il miracolo quotidiano della medicina all’interno dell’ospedale.
In questa puntata le storie incrociate di due bambini, Cristian e Valerio, diventati amici del cuore durante i lunghi mesi di permanenza al Bambino Gesù. Il loro è un percorso parallelo: Valerio, oggi 11enne, ha 7 anni quando gli viene diagnosticata la cardiomiopatia dilatativa; alla fine del 2019 il suo cuore cede di schianto e viene portato d’urgenza al Bambino Gesù. L’unico modo per salvargli la vita è impiantare un cuore artificiale di ultima generazione. Cristian invece ha 10 anni, è napoletano e tifoso del Napoli. Era l’estate del 2019 quando gli viene diagnosticata la stessa malattia di Valerio e l’equipe del dottor Amodeo gli impianta un cuore artificiale chiamato “HeartMate3”; nell’estate del 2020, i medici decidono di provare a togliere la pompa artificiale sperando che il cuore riesca a reggere da solo. Se l’operazione dovesse riuscire, si eviterebbe il trapianto. “Quello che vi prometto è che lo tratterò come se fosse mio figlio. Io vado avanti. Non mi fermo. Mi fermo solo davanti a Dio”, è il motto del Dott. Amodeo. “Prima dell’operazione ero contento però avevo pure un po’ di paura perchè non sai come va, se il cuore si riprende”, dichiara Cristian. Le telecamere hanno seguito i giovani protagonisti dentro e fuori le corsie dell’ospedale, entrando nelle loro case per capire quanto la malattia abbia cambiato la loro vita quotidiana e quella delle loro famiglie. Nonostante il lockdown nazionale, l’Ospedale Bambino Gesù non ha mai interrotto l’attività dei trapianti che è proseguita regolarmente tra tutte le difficoltà, come testimoniano le storie dei due bambini sottoposti a trapianto in piena emergenza sanitaria.
“L’emergenza Covid sta impegnando tutti noi in modi che non avevamo immaginato e sono davvero orgogliosa della risposta che l’Ospedale è stata in grado di approntare in tempi rapidi e facendo rete con le istituzioni sanitarie locali e nazionali. Mi auguro che le famiglie che seguiranno le storie della quarta serie di “Dottori in corsia” possano cogliere il messaggio molto importante di non trascurare i controlli per timore del virus e di continuare a cercare con fiducia le cure in ospedale. È un ambiente in grado di accoglierli in tutta sicurezza e con la professionalità di sempre. La nuova produzione con Stand by me e Rai si conferma come espressione di autentico servizio pubblico” afferma Mariella Enoc, Presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.