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Napoli – Discoteche piene fino a scoppiare, la raffica di blitz eseguiti dalla polizia locale nel corso dell’ultimo fine settimana segna una vera e propria apocalisse per il by night napoletano, con ben quattro storici locali chiusi nel giro di poche ore. I controlli sono stati serrati e non hanno fatto sconti a nessuno. Quella che ne è venuta fuori è stata una vera e propria ondata di denunce e sigilli.
I primi club a finire nel mirino dei caschi bianchi sono stati il Lanificio 25 e lo Spazio Intolab di piazza Enrico De Nicola. È qui che nella notte a cavallo tra venerdì e sabato gli agenti dell’unità operativa Vomero diretta dal capitano Gaetano Frattini sono intervenuti proprio mentre erano in corso due serate danzanti senza alcuna autorizzazione. Nello specifico gli agenti intervenivano all’interno di un antico edificio di piazza De Nicola dove al pian terreno si trova il locale denominato Lanificio 25 ed al primo piano un altro locale denominato Spazio Intolab, dove in contemporanea erano in atto due eventi con la presenza di numerosi avventori e con musica diffusa a volumi rivelatisi fuorilegge.
Dall’esito del controllo risultava che il titolare del Lanificio 25 era autorizzato amministrativamente solo come bar e non era in grado di fornire altra documentazione. Pertanto gli agenti lo hanno verbalizzato amministrativamente per la diffusione di musica senza autorizzazione e per diffusione di musica con impianto professionale senza essere in possesso di autorizzazione. Si procedeva a sospendere la serata e a porre sotto sequestro tutte le apparecchiature musicali quali consolle del dj (mixer, casse, piatti) ed il titolare deferito all’autorità giudiziaria per la violazione dell’articolo 681 Cp in relazione ex articolo 80 Tulps perché sebbene avesse il certificato prevenzione incendi dei locali per 130 avventori veniva riscontrata la presenza di 270 avventori senza esibire alcun certificato di agibilità. Il Lanificio 25 è un locale ben noto alle cronache cittadine in quanto ha più volte ospitato, tra le altre cose, incontri politici con esponenti dell’amministrazione comunale ma anche con esponenti del panorama nazionale, ultimo in ordine di tempo quello con il grillino Roberto Fico.
Per quanto riguarda lo Spazio Intolab, il titolare risultava sprovvisto di tutte le autorizzazioni. Pertanto veniva sanzionato per la mancanza dell’autorizzazione amministrativa, dell’autorizzazione sanitaria, per la violazione della Legge 447/95 per la diffusione di musica senza autorizzazione e per la violazione dell’articolo 68 Tulps in quanto diffondeva musica con impianto professionale senza essere in possesso di autorizzazione. Inoltre la serata danzante veniva sospesa e si facevano defluire gli avventori presso l’uscita. Si procedeva a sequestrare i locali e le attrezzature musicali ed a deferire il titolare per la violazione dell’articolo 681 Cp in relazione ex articolo 80 Tulps perché sprovvisto del certificato di agibilità in quanto all’interno del locale veniva riscontrata la presenza di 245 avventori. Inoltre l’uscita di sicurezza del locale era posta sul retro della consolle dj, non era evidenziata ed il passaggio era ostruito dalle attrezzature lasciando un corridoio di percorrenza di circa 30-40 centimetri, quindi molto pericoloso in caso di evacuazione per qualsiasi emergenza. Gli avventori dei due locali confluivano inoltre nello stesso androne di uscita creando così pericolo in caso di emergenza e di uscita in massa.
Nella notte a cavallo tra sabato e domenica, invece, gli agenti dell’unità Chiaia hanno verificato le condizioni di sicurezza dei locali notturni sequestrando penalmente la nota discoteca di via dei Mille, La Mela, dove si trovavano 396 persone a fronte delle 200 autorizzate. I vigili hanno sospeso la serata e denunciato il gestore per mancato rispetto dei requisiti dell’agibilità e del certificato di prevenzione incendi sottoponendo a sequestro il locale che tra l’altro già lo scorso inverno era stato chiuso per lo stesso motivo. Sempre durante la notte è stato sequestrato un altro locale in discesa Coroglio, il Beer Garden, dove gli agenti erano intervenuti per l’evidente sovraffollamento del posto con moltissimi minorenni. All’arrivo della polizia locale, che ha faticato non poco per entrare vista la ressa di ragazzi all’ingresso, ha riscontrato la presenza all’interno del locale di 298 persone con il titolare risultato completamente sprovvisto dei titoli autorizzativi per lo svolgimento di intrattenimento danzante. Inoltre dall’ispezione dei luoghi è risultato che lo stesso era privo di tutti i requisiti minimi di sicurezza in quanto non vi era alcuna uscita di sicurezza e l’intero locale era delimitato da una recinzione alta circa tre metri senza possibilità di uscita se non dall’angusto varco di ingresso. Con le dovute precauzioni gli Agenti hanno sospeso la serata e sfollato il locale facendo defluire i giovani avventori in sicurezza.