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Napoli – Non è bastato il vertice in Prefettura a spazzare via le nubi cupe che aleggiano sul futuro, sempre più appeso a un filo, della Ctp. L’incontro tenutosi ieri tra i massimi vertici della società di trasporto pubblico e la Città Metropolitana di Napoli si è risolto in un nuovo, ennesimo, nulla di fatto. Due le opzioni che le parti hanno provato a mettere sul tavolo: una ricapitalizzazione da 9 milioni di euro previa approvazione dei bilanci 2016-2017 e di un nuovo piano industriale, e l’indicizzazione dei chilometri tramite un intervento della Regione Campania. Entrambe, però, sono state giudicate dalle organizzazioni sindacali non percorribili in tempi ragionevolmente stretti. Risultato, i bus che servono l’intera provincia continua a rimanere dei depositi ormai dal 10 settembre scorso.
All’incontro di ieri hanno preso parte il prefetto di Napoli Carmela Pagano, il direttore generale della Città Metropolitana Giuseppe Cozzolino, l’amministratore unico della Ctp Gianluca Iazeolla, un dirigente della Regione Campania e le organizzazioni rappresentative dei lavoratori. Quello che ne è venuto fuori è stato un vertice di fuoco, con le parti che, nonostante le opzioni prospettate, non sono alla fine riuscite a trovare la quadratura del cerchio. Le casse della compagnia di trasporto pubblico che fa capo all’ex Provincia sono infatti ormai dissanguate e il futuro dei 700 dipendenti resta quantomai incerto. I tempi per salvare il salvabile sono dunque assai risicati. Da qui la bocciatura che i sindacati hanno dato alle proposte arrivate dal management di piazza Matteotti.
La ricapitalizzazione da 9 milioni di euro sarebbe infatti vincolata all’approvazione di un piano industriale e dei consuntivi relativi alle annualità 2016 e 2017. Le indicizzazioni dei chilometri sono invece ancora in alto mare e, stando a quanto emerso dall’incontro di ieri, per far andare in porto l’operazione sarebbe comunque necessaria una mediazione della Regione: circostanza dall’esito non scontato, tenendo anche conto delle ruggini che intercorrono tra Palazzo Santa Lucia e l’amministrazione de Magistris. Il prefetto Pagano, dal canto suo, ha ribadito la necessità di far tornare i bus immediatamente a circolare: un diktat che i lavoratori hanno respinto al mittente spiegando che al momento non ci sono le condizioni di sicurezza per farlo a causa della carenza di manutenzione ordinaria e straordinaria. La fumata nera al Palazzo di Governo, per la cronaca, è arrivata nelle stesse ore in cui il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, incontrando a Roma il sindaco Luigi de Magistris, dava rassicurazioni in merito alla possibilità di attingere dagli avanzi di cassa dell’Ente per tamponare la vertenza e rilanciare l’autonomia finanziaria finanche del Comune.