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Disabile, il Comune di Napoli lo sfratta. Vuole suicidarsi con i suoi 7 cani, ma…

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Napoli – “Sono più di 2 anni che seguo questo caso, e non si riesce a porre rimedio ad una situazione che ha dell’inverosimile. Un disabile di 60 anni con 7 cani, cardiopatico con gravi disturbi psichici e forme di autolesionismo: oggi sottoposto all’ennesimo tentativo di sfratto esecutivo da un immobile di proprietà comunale”. Una storia incredibile, quella raccontata da Laura Bismuto, consigliere comunale di Napoli.

C’erano tutti”, racconta la Bismuto, “ufficiale giudiziario, Napoliservizi, Servizio Patrimonio, Polizia di Stato, Asl Veterinaria, Ambulanza, mentre lui minacciava di far saltare in aria se stesso e i suoi cani. Assenti, come sempre, i servizi sociali. Un vero e proprio accanimento, per carità legittimo dal punto di vista giudiziario, ma politicamente inaccettabile!”.

Laura Bismuto è scatenata: “Decine di migliaia di immobili conta il patrimonio del comune di Napoli”, dice, “eppure non si riesce a trovare soluzione per chi, come Armando, vive una condizione di fragilità palese. Eppure troviamo casi di case, di proprietà del Comune e realtà annesse, date a Posillipo a 15/20 euro. Amici? Amici degli amici? Sono giorni che inseguo l’assessore al Welfare e alle Politiche per la casa. Ma ieri l’assessora, da me compulsata data l’emergenza odierna, mi ha negato appuntamento, rispondendo alla mia richiesta di un orario a lei comodo, con testuali parole: Oggi non è possibile, non ho un minuto”.

Per fortuna la tragedia è scongiurata: “Oggi fortunatamente”, aggiunge, “grazie solo ed esclusivamente all’intervento del neuropsichiatra Enrico de Notaris, referente del Tavolo Salute Mentale della Consulta Popolare Salute e Sanità del Comune di Napoli, siamo riusciti a scongiurare una tragedia! Trovo inaccettabile, disgustoso e assolutamente grave l’atteggiamento da Ponzio Pilato adottato dall’assessora Buonanno… perché se questo è un modo di fare legittimo di un assessore al Welfare e alla casa, io sono la reincarnazione di Madre Teresa di Calcutta! Chiederò conto al Sindaco”, conclude la Bismuto, “di quanto accaduto”.

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