Napoli – Con una lettera inviata al prefetto di Napoli, la Cgil-Fp ha proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti del Comune di Napoli.
“Abbiamo sollevato la necessità di un confronto – spiegano nella nota – sull’adozione di un protocollo di sicurezza condiviso e denunciato la situazione di mancato rispetto della normativa sulla sicurezza Covid-19 in molteplici luoghi di lavoro. Di fronte alla completa assenza di risposte concrete su un tema così delicato, siamo costretti a dichiarare lo stato di agitazione dei lavoratori del Comune di Napoli”.
Se non si troverà un’intesa al tavolo di raffreddamento chiesto alla Prefettura, sia i dipendenti in smart working che quelli impegnati in presenza fisica negli uffici comunali, daranno il via allo sciopero. Al centro la fornitura dei dpi necessari e degli igienizzanti ritenuta “ridicola” dal sindacato.
Di recente sono state aperte le buste della gara. “Ci preoccupa – spiega il coordinatore aziendale Cgil, Danilo Criscuolo – che nel frattempo si chiamino al lavoro telefonicamente colleghi per prestare servizio senza garanzia o si richiamino altri dallo smart working”.
Il sindacato, inoltre, ha chiesto al presidente del Consiglio comunale, Sandro Fucito e all’Asl Na1 test sierologici per tutti i dipendenti che in questi mesi sono stati maggiormente esposti al rischio di contagio Covid-19, ed in particolare tamponi per il personale della polizia municipale. Ieri la risposta del direttore generale dell ‘Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva che ha dato disponibilità del servizio sanitario a realizzare i test.