Napoli –“La verità su Maradona la sappiamo: è il più grande di tutti i tempi ma ha avuto un epilogo progressivo. Da tempo non stava bene, purtroppo è scomparso da solo, non c’era nemmeno la sua infermiera”. Sono le parole di Richy Castellanos, amico di Diego Armando Maradona, a ‘Voce di popolo – Si gonfia la rete’, trasmissione in onda su Radio Marte. Castellanos ha parlato di problemi legati all’assunzione di alcol. Come ha più volte ribadito anche il medico personale, il crollo fisico del campione argentino potrebbe essere riconducibile al periodo particolare che gli avrebbe acuito lo stato di depressione. “L’ho conosciuto nel 1993, me l’ha presentato Marcos Alonso, da lì nacque una grande amicizia. L’ho sentito per il suo compleanno per il video che ho realizzato, lui mi ha ringraziato e mi aveva chiesto di portarlo con me in Spagna per andare in spiaggia. Gli ho detto che doveva andare in un centro di recupero”.
Nell’ultimo periodo Maradona era stato sottoposto ad un importante intervento chirurgico alla testa, per poter rimuovere un ematoma subdurale al cervello, alla clinica di Olivos. Per anni ha avuto un rapporto difficile con la cocaina e in generale diverse dipendenze, come l’alcol, che ne hanno segnato profondamente la vita e la salute. Castellanos ha poi aggiunto: “Maradona ultimamente non aveva un problema con la droga ma con l’alcool, beveva vino e birra mischiate con pastiglie. Non ha avuto più voglia di vivere, si è lasciato morire, non voleva stare in un mondo in cui nessuno si occupava di lui. Voleva fare l’allenatore del Napoli? Parlavamo ovviamente spesso di calcio. Lui ha avuto tante donne ma la sua vera moglie era la palla da calcio. Inevitabilmente quindi parlava di Napoli: ha preso una squadra normale, portandola tra le migliori d’Europa con le sue magie. Quando parlava di Napoli lo faceva sempre con grande nostalgia, voleva tornare e sentire l’azzurro di nuovo addosso. Gli sarebbe piaciuto poter tornare da allenatore. Sicuramente era un suo sogno ed era una cosa di cui parlava spesso”.