Napoli – Diario della campagna elettorale di Napoli. Venerdì, giorno in cui perdiamo un grande italiano: Gino Strada.
Talmente grande da mettere d’accordo tutti e quattro i candidati sindaco di Napoli con Luigi De Magistris, il primo cittadino uscente. Manfredi, Maresca, Clemente e Bassolino, sebbene quest’ultimo l’abbia fatto sui social solo in tarda serata, tutti hanno celebrato il fondatore di Emergency.
Sta di fatto che non tutti l’hanno potuto fare con lo stesso risultato. Sotto al post commemorativo di Maresca, il leader del centrodestra napoletano, infatti, subito si sono letti commenti di tutt’altro avviso, pur provenienti da chi lo sostiene nella corsa per Palazzo San Giacomo. In particolare, quelli di 2 dirigenti di Fratelli d’Italia, Carmela Rescigno e Luigi Rispoli: entrambi hanno messo in guardia Maresca dall’esaltare troppo la figura di Strada.
Del resto, quello di Giorgia Meloni è l’unico partito (l’ha fatto anche Salvini a nome della Lega) a non celebrare il medico che ha combattuto con la sua associazione contro le guerre e che oggi ha avuto l’omaggio anche del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del premier Mario Draghi.
Ma tant’è. Oggi, il clima, per il centrodestra, è stato arroventato anche dalla “becera strumentalizzazione” del nome di Diego Maradona nella campagna elettorale denunciata dai figli del Pibe a carico della lista ‘Napoli Capitale’ di Enzo Rivellini.
E, ancor di più, dalla questione-candidature alle presidenze delle Municipalità.
Questo è un fronte che sta addirittura dissolvendo la coalizione di Maresca. Tant’è che la parte rappresentata dalle liste civiche si avverte così distante da quella dei partiti (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia), che ha affidato la propria comunicazione in altre mani rispetto a quelle che operano in generale per l’ex pm.
E questo nuovo canale, oggi, ha diramato un comunicato di Nicola Mercurio, “referente politico del candidato sindaco Catello Maresca” (in pratica, colui il quale sta tenendo le redini per la formazione e il coordinamento delle liste) che sembra più che altro un passare il cerino proprio nelle mani del leader.
“Sarà Maresca a fare sintesi – si legge, infatti, nella nota di Mercurio – Sarà lui ad assumersi in prima persona, come ha sempre fatto anche da magistrato, la responsabilità della scelta dei nomi per le presidenze”.
Fatto sta che, proprio ieri, dall’entourage di Maresca, facevano sapere che l’ex pm di queste questioni proprio non vorrebbe interessarsene.
Ma tant’è: l’altro giorno, al Vg21, quando gli hanno fatto presente gli strappi di ‘Essere Napoli’ e ‘Napoli Capitale’, ha risposto laconicamente che sono espressioni di “momenti di crescita“. Volente o nolente, dovrà per forza essere lui il garante dell’intera coalizione, spaccata prima ancora di scendere in campo.
Dall’altra parte del cielo, si respira un’aria molto più tranquilla. Ancora non si è certi del numero delle liste a sostegno di Gaetano Manfredi (13 o 14). Ma si sa che ‘Azzurri per Napoli’, la lista degli ex Forza Italia coordinata da Stani Lanzotti, si presenterà con un nuovo simbolo e la dicitura “Napoli Viva”.
“E’ una grande operazione politica che fa di Napoli un vero e proprio laboratorio – sprizza di gioia Lanzotti – A Napoli, i confronti con la coordinatrice di Italia Viva Graziella Pagano e a Roma con quello nazionale del partito di Renzi, Ettore Rosato, hanno dato ottimi risultati. Alle amministrative, ci presenteremo assieme con la dicitura ‘Napoli Viva’. Ma avremo uno sguardo lungo: quella che metteremo in campo sarà solo la prima prova di un grande partito centrista che si potrà affermare presto anche in Parlamento, a livello nazionale“.
Chiusura per la lista ‘Per Napoli’: Peppe Irace, oggi, ha ufficializzato la sua candidatura. Sulla sua pagina Facebook, ha scritto che qualcuno ha mugugnato: “Anche lui vuole sistemare i figli?“. Al che la risposta: “Ma non i miei, non solo i nostri, ma anche quelli degli altri: la politica o ha questa visione a 20 anni o non è”.