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NAPOLI – Diario della campagna elettorale di Napoli, venerdì, di nuovo caldo.
Nella tarda serata, il Consiglio di Stato ha confermato l’esclusione dalla competizione elettorale di tutte e quattro le liste della coalizione del candidato sindaco del centrodestra Catello Maresca che erano state bocciate dalla Commissione elettorale.
Dopo il no del Tar, è arrivata anche la sentenza di terzo grado che mette definitivamente in soffitta ‘Catello Maresca’, ‘Catello Maresca sindaco’, ‘Prima Napoli’ e ‘Amici a 4 zampe’.
Una decisione che può essere determinante per l’esito delle elezioni, visto che anche il sindaggio di YouTrend pubblicato questa mattina da Repubblica dà il centrosinistra di Gaetano Manfredi a un passo dalla vittoria fin dal primo turno. L’ex rettore è dato al 48,2%, la sua coalizione già abbondantemente sopra la fatidica soglia del 50% più uno dei consensi: al 53,9%.
Maresca, invece, insegue al 26,2%, con la sua coalizione al 23,4%.
Fatto sta che di questa coalizione, in piedi, fondamentalmente, tra i partiti, rimane solo Forza Italia.
La notizia di oggi del mondo azzurro è l’assoluzione di Luigi e Armando Cesaro dall’accusa di voto di scambio.
In serata, il vicecoordinatore cittadino vicario Franco Silvestro, l’ha messa così in un post su Facebook: “Pur essendo ormai su fronti politici opposti, esprimo a Armando Cesaro la mia più viva soddisfazione per la conclusione positiva della sua vicenda giudiziaria. Armando ha ben rappresentato, finchè è rimasto nel partito, le istanze di Forza Italia a Napoli e in Campania. Gli auguro di poter proseguire con rinnovata serenità la sua attività politica nel centrosinistra, a partire dal sostegno a Gaetano Manfredi, ottenendo sempre maggiori soddisfazioni”.
Armando Cesaro, ufficilamente, non ha lasciato Forza Italia. Ma, per i berlusconiani duri e puri, da tempo sussurra alla lista “Azzurri per Napoli” che è rientrata nella coalizione avversa.
Fatto sta che Fratelli d’Italia è dilaniata al suo interno tra chi sosterrà e chi no Catello Maresca. E la Lega, oltre ad essere stata cassata dal Consiglio di Stato, vive, in queste ore, una vera e propria resa dei conti tra la fazione vicina al parlamentare Gianluca Cantalamessa e quella vicina al coordinatore cittadino Severino Nappi.
Lo stesso Salvini avrebbe fatto sapere ai suoi che a Napoli i vertici del partito saranno azzerati dopo l’appuntamento elettorale. Ma, intanto, c’è da dire che diventa sempre più difficile contenere la delusione e le proteste dei candidati che avevano già acceso la macchina della raccolta del consenso e ora vedono davanti a loro acceso il semaforo rosso.
Per questo, in piedi rimane solo la Forza Italia di Fulvio Martusciello. Domani mattina, con lui e Stefano Caldoro, saranno impegnati in un evento in città ancora Mara Carfagna e Antonio Tajani. In un mare in burrasca, in questo momento, i berlusconiani rappresentano l’unica zattera a cui Maresca può aggrapparsi.
Ne è ulteriore dimostrazioine il fatto che lunedì sono attesi a Napoli sia Giorgia Meloni che Giancarlo Giorgetti. Ma nessuno dei due ha ancora annunciato un evento assieme al candidato sindaco. Il quale, quindi, si muove da leader di una coalizione di separati in casa.
Anche con la Lega il barometro indica cattivo tempo. E, per qualcuno, persino nella sua cerchia più stretta l’ex pm della Dda ha preso decisioni drastiche. A sedici giorni dal voto, va alla ricerca di un jolly per agguantare un ballottaggio che oggi, con la decisione del Consiglio di Stato, è oggettivamente un pò più lontano.