Napoli – Diario della campagna elettorale di Napoli. Giovedì, che improvvisamente sembra settembre inoltrato.
La notizia del giorno è arrivata all’ora di pranzo e l’ha data Pierluigi Frattasi di Fanpage. Catello Maresca, invitato dalla Cisl come tutti gli altri candidati sindaco a discutere delle tematiche legate al lavoro, anzichè illustrare le sue idee di sviluppo della città e dell’area metropolitana, ha preferito alzarsi, ringraziare per l’invito e andarsene.
L’ex pm della Dda si è presentato nella sede del sindacato assieme a Lina Lucci, ex segretaria proprio della Cisl e ora sua sostenitrice. E avrebbe voluto che fosse stata proprio lei a parlare in sua vece. Al che, Gianpiero Tipaldi, l’attuale numero uno del sindacato di via Depretis, gli ha spiegato che da 10 anni invitano tutti i candidati sindaco di Napoli per far esporre direttamente a loro le linee di sviluppo che hanno in mente per la città.
In un’intervista che ha concesso a Frattasi, Tipaldi l’ha raccontata così: “L’incontro era col candidato sindaco. Maresca aveva tutta la possibilità e il tempo di parlare come voleva. A quel punto, lui ha preso la parola dicendo che chiedeva rispetto per la sua impostazione. Ma che rispettava anche quella della Cisl. Ci ha ringraziati, salutati e ci ha augurato buon lavoro. Io ho ricambiato, l’ho accompagnato e ci siamo salutati”.
E pensare che oggi è stata una giornata segnata dalla protesta dei lavoratori Whirlpool: dopo l’avvio della procedura per il licenziamento collettivo da parte della multinazionale Usa, hanno invaso l’aeroporto di Capodichino e la tangenziale. Emblematico.
Ma quando si decide questa benedetta data delle elezioni? Il governo ha fissato la finestra tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Ma ancora non c’è la due giorni precisa perchè la maggioranza che sostiene il Governo Draghi ha idee diverse. Il Pd, preoccupato per l’andamento della pandemia, vorrebbe tenere le elezioni a settembre. Salvini e la Lega hanno fatto presente che, in tal caso, le liste si dovrebbero chiudere a Ferragosto. E Papeete o un altro lido, le vacanze per il Carroccio sono sacre: per questo spingono a ottobre.
Fatto sta che oggi a Napoli il tema è stato sollevato da Antonio Bassolino: “Speriamo che venga finalmente fissata la data”. Del resto, l’ex Governatore è stato il primo a ufficializzare la sua candidatura e a scendere in campo. Corre da un capo all’altro della città dal 13 febbraio scorso: sono già più di 5 mesi e il rischio, che pure si sente di negare, è quello di arrivare al traguardo col fiatone.
In ogni caso, oggi si è appreso che la data delle elezioni sarà determinante anche per le dimissioni di Alessandra Clemente da assessora. “Appena ci sarà la data di indizione e dovremo presentare le liste – ha promesso la candidata sindaco dell’area De Magistris – sicuramente mi dimetterò”. Fino ad allora, nessun imbarazzo a rivestire contemporaneamente il ruolo di amministratrice di Palazzo San Giacomo e aspirante prima cittadina.
Non è la prima volta, comunque, che la Clemente annuncia le dimissioni. Lo fece, ad esempio, lo scorso 24 giugno tramite il Corriere del Mezzogiorno annunciandole a “strettissimo giro, non appena saprò di aver completato quello che di indispensabile c’è da fare per la città e i suoi abitanti. Le elezioni non sono ancora indette e io sarò candidata nel momento in cui si presentano le liste”. Coerente.
A proposito di date però: domani è un giorno importante per l’intera campagna elettorale di Napoli. E’ attesa la decisione del Gip sul caso voto di scambio in occasione delle comunali 2016. Rischiano il processo, tra gli altri, oltre che il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Michele Schiano di Visconti, anche due protagonisti di questi giorni: l’ex coordinatore cittadino di Forza Italia, Stani Lanzotti, e l’ex parlamentare Antonio Milo, in campo con la lista “Azzurri per Napoli” a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle Gaetano Manfredi. Vedremo l’inchiesta dei pm Maurizio De Marco e Henry John Woodcock che peso avrà nella contesa elettorale.
A proposito di politica e giustizia e a proposito della lista “Azzurri per Napoli”. Sta facendo molto discutere la posizione espressa nei giorni scorsi dal nuovo coordinatore di Forza Italia, Fulvio Martusciello. Riferendosi proprio alla lista dei fuoriusciti dal centrodestra, l’ha etichettata come quella dei “rifiuti” perchè di persone che, in attesa di chiarire le loro vicende giudiziarie, si avvertivano come “imbarazzanti”. Sul Riformista, tre big del partito di Berlusconi (prima Giuseppe Gargani, poi Gigi Casciello e Pasquale Giuliano) hanno condannato la deriva forcaiola del partito napoletano.
Oggi, quindi, Martusciello ha aggiustato un pò il tiro. Accusando Manfredi di accogliere (solo) “trasformisti” nonostante ciò che va ripetendo: “Lo attendiamo, in ogni caso, al varco”.
Finale sulla Festa dell’Unità di Agnano. Su Facebook, il Pd ha scoperto il programma del 22 luglio: alle 19 ci saranno il presidente della Camera Roberto Fico, il senatore di Leu Piero Grasso e il vicesegretario dem Peppe Provenzano con Ilaria Esposito dei Giovani Democratici. ‘Patto per la festa’ nonostante non si sappia ancora quando sono previsti gli interventi più attesi: quello del Governatore Vincenzo de Luca e del segretario Enrico Letta.