Napoli – Salta all’ultimo momento la visita del ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, alla Federico II. Il leader grillino era atteso in ateneo nel primo pomeriggio di oggi per prendere parte a un convegno sul tema dell’antiracket ma per dei motivi al momento non meglio precisati la visita è stata annullata. Di certo c’è che ad accoglierlo c’era già pronta una folta rappresentanza studentesca, pronta a contestare le politiche del Governo in materia di istruzione e università.
Durissima, sul punto, la nota diramata dal Collettivo studenti Federico II: «In campagna elettorale Luigi Di Maio affermò che la prima cosa che avrebbe fatto una volta al governo sarebbe stata aumentare i fondi per l’istruzione. A quasi un anno di distanza la legge di bilancio prevede la riduzione del 10 per cento dei fondi destinati all’istruzione, pari a 3,9 miliardi». Non solo, «a fronte dei 2,5 milioni per il decreto dell’oppressione e del proibizionismo “Scuole sicure” e dei fondi pubblici per la Tav, il nuovo governo ha deciso di tagliare ancora una volta sull’istruzione, ma soprattutto sulla pelle dei più deboli. Oggi è prevista la presenza di Di Maio nella nostra università, un luogo che pensiamo come culla della cultura e non teatrino di speculazione elettorale. Non ammettiamo forze di polizia, repressione e politicanti nei nostri luoghi».
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