Napoli – “Se il contagio fosse partito dalla Campania e non dalla Lombardia il primo decreto sarebbe stato quello di sparare a vista qualsiasi meridionale”. In tempi di Coronavirus ed in un momento in cui tutta l’Italia soffre il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris marca con forza la linea tra Nord e Sud. “Mi auguro che un domani potremmo raccontare la storia che siamo stati infettati da altri” le parole pronunciate a Radio Crc. “Ma che noi abbiamo contribuito alla cura” aggiunge riferendosi al farmaco anti-artrite Tocilizumab sperimentato da alcuni medici napoletani sui pazienti affetti da Coronavirus e in condizioni critiche. Dichiarazioni quelle del sindaco che hanno un sapore da leghista in salsa meridionale. E che ad alcuni non sono piaciute affatto. Tanto che l’associazione Cittadinanza Attiva, presieduta da Lucio Mauro ha chiesto con una nota scritta “le scuse ufficiali del sindaco per quanto affermato e che ciò avvenga il più presto possibile”. “La nostra associazione si dissocia – si legge – dal linguaggio violento del sindaco che in un momento di grandissima difficoltà per la nostra nazione che avrebbe bisogno della massima coesione da Aosta a Ragusa non ha perso l’occasione per seminare odio e zizzania”.
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