Napoli – “Vincenzo De Luca è un poveretto”, dice Matteo Salvini. “Sei un somaro”, replica il governatore della Campania Vincenzo De Luca che chiama a raccolta i fan per una diretta social (l’ennesima) anti-Lega.
In Campania, il voto per le elezioni ragionali ha già due protagonisti: da un lato il presidente-sceriffo della Campania Vincenzo De Luca, forte di una clamorosa rimonta nei sondaggi, dall’altro il leader della Lega Matteo Salvini, che vuole cogliere l’occasione della tornata elettorale campana per invertire il trend negativo del Carroccio.
La sfida è tutta qui: Forza Italia, Fratelli d’Italia, M5S e tutti gli aspiranti sfidanti di De Luca sono ormai fuori dallo scontro. Relegati a comparse. Marginali, insomma. Dei tre leader del centrodestra (Salvini, Meloni, Berlusconi) il segretario del Carroccio è l’unico che punzecchia De Luca. Il governatore gode. Incassa. E poi va all’attacco. In fondo, lo scontro muscolare è il pezzo forte dell’artiglieria deluchiana. Un duello (nelle piazze e sui social) che fa comodo a entrambi. De Luca, dal canto proprio, può incentrare una campagna elettorale sul sentimento anti-Lega, sulla difesa dell’identità campana. Salvini, dal suo punto di vista, ama le missioni impossibili (vedi voto in Emilia Romagna). Il leader del Carroccio sa bene che imponendo un candidato leghista, sposterà l’attenzione mediatica sulla sfida campana. Una mossa per uscire dall’angolo. Al Nord, la scena sarà per Luca Zaia, il presidente uscente del Veneto (l’anti-Salvini) che si prepara al terzo mandato. A Salvini non resta che il Sud. Non resta che De Luca: sono le sconfitte (come in Emilia Romagna) che piacciono al capitano.
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