Napoli – A valanga. Il sindaco Luigi de Magistris pubblica su Facebook il consueto post del lunedì mattina e torna ad attaccare le “forze oscure” che, a suo dire, si starebbero spendendo per fermare il rilancio di Napoli: «Il peso della città è una croce, grande e pesante, che portiamo con fatica, resistenza, forza, dignità, passione e orgoglio. Non aver mai mollato, anche con la schiena piegata ma mai spezzata, ha consentito la rinascita di questa città. Stiamo vincendo tanti campionati – turismo, cultura, talenti, imprenditoria giovanile, avamposto nella lotta a mafie e corruzioni – ma c’è chi non smette mai di lavorare – con subdoli e perfidi mezzi politici e istituzionali – per farci ritornare in serie B, facendoci ripiombare negli anni bui. Il sistema sconfitto duramente dal popolo napoletano e dal lavoro della nostra Amministrazione vuol arrestare la potenza di Napoli scagliandoci un attacco micidiale al quale è difficile resistere: il meteorite istituzionale improvviso del debito ingiusto di 150 milioni del dopo terremoto e dell’emergenza rifiuti. Ci attaccano volendo farci pagare per evidenti responsabilità di altri. Quelli che hanno distrutto negli anni passati la città e il suo popolo cercano di tornare come fantasmi. I fantasmi vanno respinti con una lotta fortissima. Stiamo lottando ormai senza più rifornimenti, senza armi, senza viveri. Ovviamente non molleremo mai e Napoli non sarà sconfitta, ma abbiamo bisogno dell’unità popolare e del sostegno dei napoletani. La città deve farsi sentire con il Parlamento ed il Governo affermando che tutto questo è ingiusto, illegale e contro la città». Insomma, il nodo della questione, ancora una volta, resta il maxi-debito contratto dal Municipio con il consorzio Cr8 in seguito alla ricostruzione post-terremoto. Un’impasse solo parzialmente risolta dopo l’incontro di pochi giorni fa con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
De Magistris: «Scacceremo i fantasmi che vogliono la morte di Napoli»
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De Magistris rivolge poi il proprio pensiero anche ad alcuni dei temi caldi della scena internazionale: «La nostra lotta che non può che condurci a vincere quest’altra battaglia la vogliamo dedicare a chi soffre assai e meriterebbe una Pasqua diversa: alle migliaia di bambini della Siria che muoiono nel silenzio e nella complicità dell’ordine costituito mondiale, alle partigiane e ai partigiani che combattono ad Afrin assediata dall’esercito turco a cui l’Unione europea concede miliardi di euro per costruire mura di respingimento, a coloro i quali vengono ancora incriminati per il “reato di solidarietà” per avere salvato dalla morte i rifugiati nel mar Mediterraneo, al poliziotto francese che eroicamente si è fatto ammazzare dai terroristi dell’Isis per salvare vite innocenti, alle donne e ai ragazzi vittime della violenza, ai politici catalani arrestati per le loro idee. La dedichiamo anche a tutti quelli che fanno la rivoluzione governando senza cedere al compromesso morale e a coloro i quali hanno il coraggio di non accettare i voti di chi in un Paese normale dovrebbe stare in galera. La nostra lotta – spesso a corpo nudo, senza armi – è per i diritti del nostro popolo, per la giustizia sociale, per l’uguaglianza. È iniziata un’altra settimana decisiva per la nostra città e noi, come una grande squadra, con umiltà e determinazione, con infinita passione, lotteremo per vincere sapendo che nella partita napoletana esiste un solo risultato».