De Magistris ignorato dalla Regione, De Luca: «La smetta col vittimismo»

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Muro contro muro, ancora una volta. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris lamenta l’“indifferenza” della Regione nei confronti di Palazzo San Giacomo e la replica del governatore non si fa attendere. «Dissensi con de Magistris? A me non risulta, dovrebbero spiegarmelo».

Vincenzo De Luca, presidente della Regione, nel corso dell’incontro conclusivo di “Panorama d’Italia”, sollecitato sui motivi di dissenso con il sindaco di Napoli, ha spiegato che occorre fare «un’operazione verità. Esponenti dell’amministrazione comunale assumono atteggiamenti di vittimismo gratuiti e immotivati. Tutto quello che si muove a Napoli, si muove grazie alla Regione Campania. Per il resto è deserto». Il governatore ha ricordato il caso del trasporto pubblico locale e dell’Anm, per la quale «se non ci fossero i soldi della Regione, 60 milioni di euro, avrebbe già chiuso». E ancora: gli abbonamenti gratis ai mezzi pubblici per gli studenti e per i pensionati, il trasporto scolastico ai disabili, le opere pubbliche, con la riapertura dei cantieri, investimenti per «20 milioni per il cantiere di via Marina e i fondi per il teatro di San Carlo. Napoli è una grande capitale che, grazie a Dio, si salva da sola. La verità dei numeri ci dice che il Comune di Napoli è il più grande disastro amministrativo d’Italia, è l’unica grande città in cui i revisori dei conti hanno bocciato il bilancio», ha aggiunto. Non ha risparmiato una stoccata ai centri sociali, che più volte lo hanno contestato: «La democrazia è fatta di conflitto, confronto ma il conflitto se diventa intimidazione e aggressione è altro, questa è la linea di demarcazione che deve essere chiara, ma qui non lo è». Quanto al Partito democratico, «punto ancora sul Pd ma a condizione che si svegli ed esca dal letargo. C’è una parola usata quasi mai dalla classe dirigente ed è sicurezza, siamo ancora alle prese con una sinistra radical chic. Ci sono realtà in cui io ho paura e sono abbastanza carogna, si deve capire che la sicurezza è un bene primario».

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it