Home Napoli De Magistris: “Chi vuole il commissariamento è nemico di Napoli”

De Magistris: “Chi vuole il commissariamento è nemico di Napoli”

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“Chi vuole che questa amministrazione comunale cada prima del suo compimento naturale, il prossimo ottobre, è nemico di Napoli”. Lo ha dichiarato nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova assessora Donatella Chiodo (che prende il posto della dimissionaria Eleonora De Majo), il sindaco Luigi De Magistris.

In una sala dei Baroni fredda nonostante la primavera, il primo cittadino è rimasto per tutto il tempo con il cappotto addosso. Quasi sapendo di dover respingere gli attacchi che gli arrivano da più parti mentre deve ancora saltare l’ultimo ostacolo: l’approvazione del bilancio entro il mese di aprile.

“Io sono tranquillo. Sono convinto che i numeri per approvarlo ci saranno. E non scorgo nemmeno particolari segnali di fumo e di insofferenza da parte di chi sostiene questo nostro cammino. Il commissario sarebbe devastante per Napoli, proprio ora che dobbiamo dare il via a nuove assunzioni e e a nuovi cantieri per la città”.

A chi gli ha fatto notare il fatto che l’essere candidato alla guida della Regione Calabria, per forza di cose, lo allontani dai problemi della città, De Magistris ha risposto così:

“Io mi dedico a Napoli 24 ore su 24. Se prima dormivo 4 ore, ora, lo faccio anche meno. Non ci siamo fermati un attimo nel lavoro per Napoli. Anche adesso: non siamo i furbetti del vaccino. Stiamo qui, in prima linea. Continuiamo ad incontrare centinaia di persone al giorno. Non sono distratto dalla Calabria. Tutt’al più, sono un visionario visto che nel frattempo sogno di riscattare una regione che è considerata la periferia della periferia”.

Ultima domanda sul Pd di Letta. Cosa si aspetta dalla nuova guida dem?

“Non so cosa aspettarmi. Per Napoli, di sicuro, un’accelerazione sui vaccini e più lavoro. Certo, Zingaretti ha lasciato la segreteria dicendo che pensa più alle poltrone che al bene del Paese. Ma se i dem vogliono interagire con noi, non alziamo muri. Non l’abbiamo mai fatto con chi riconosce il lavoro che abbiamo svolto e vuole continuare sul sentiero che abbiamo tracciato”.

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