Scatta il silenzio elettorale in Campania. Si chiude la campagna elettorale più anomala della storia per gli effetti della pandemia. Da domani seggi aperti. In Campania la sfida è tra Stefano Caldoro (centrodestra), Vincenzo De Luca (Pd) e Valeria Ciarambino (M5S).
Gli altri sfidanti, Cirillo (Lista Buone maniere), Giuliano Granata (Potere al Popolo) e Luca Saltalamacchia (Terra), non hanno molte possibilità. Vincenzo De Luca vede il bis ma ha in mente di giocare un’altra partita dopo il 21 settembre: la sfida per la segreteria nazionale del Pd. La Campania rischia di essere l’unica regione in cui i dem vincono. E dunque De Luca si candida a intestarsi la bandiera dell’anti-centrodestra. In quel caso Zingaretti con un 6 a 1 (sconfitta in 6 regioni) sarebbe costretto alle dimissioni. E proprio lo sceriffo salernitano potrebbe puntare alla successione.
Nel campo del centrodestra si gioca una doppia partita. Stefano Caldoro sta tirando a massimo la macchina elettorale per drenare voti al suo partito: Forza Italia. Gli azzurri rischiano di uscire con le ossa rotta dalla competizione elettorale. Distrutti dalla guerra Martusciello-Cesaro. Occhi puntati su Palazzo San Giacomo nel fronte sovranista. Lega e Fdi si contendono la leadership della coalizione. Per poi piazzare il proprio candidato sindaco alle amministrative di Napoli.
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