De Laurentiis vs Ultras, una guerra che sta uccidendo il Napoli: le parole del leader della Curva B

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Napoli – Tira una brutta aria a Fuorigrotta, dove la spaccatura tra i tifosi del Napoli e il presidente De Laurentiis appare sempre più insanabile. Ieri pomeriggio, come anticipato da Anteprima24, gli ultras della Curva B hanno disertato i gradoni del San Paolo perchè non potevano entrare i tamburi, i megafoni e neppure lo striscione da loro preparato.

Aurelio De Laurentiis ormai non si limita a rilasciare dichiarazioni ufficiali o commentare il la stagione del suo Napoli, ma sta portando avanti una progressiva rottura coi tifosi partenopei. “Siamo conosciuti al mondo non per trofei o per decine di scudetti, ma il popolo napoletano è conosciuto per aver avuto nelle proprie file il più grande calciatori di tutti i tempi e per avere i tifosi più calorosi”. Così Alessandro Cosentino, leader della Curva B, intervenuto a Nuovo Sport Show, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, spiega i motivi di questa presa di posizione del tifo organizzato.

La polemica a distanza dei gruppi ultrà con De Laurentiis si trascina da tempo. I tifosi sono sul piede di guerra anche per il costo troppo alto dei settori popolari contro il Barcellona e per questo motivo hanno intenzione di disertare la sfida di Champions League. “Per quasi tre mesi – continua il capo ultras – non siamo entrati mai al San Paolo, per il regolamento d’uso e per l’applicazione di esso. Un paio di settimane fa siamo rientrati avendo avuto il giusto contentino per poterci esprimere come vogliamo, rispettando alcune regole e le cose sono andate abbastanza bene”.

La tensione è altissima tra ADL e i napoletani, che contestano: “Domenica siamo andati allo stadio, come sempre, addirittura facendo uno striscione ancor più grande di quello “Liberi di tifare” con ulteriori spese. Questa battaglia del regolamento d’uso è per i tifosi, non per tutti gli ultras e ci tengo a sottolinearlo. Ci siamo presentati ai cancelli ed il servizio d’ordine ci ha detto che in occasione della partita Napoli-Lecce, non potevano entrare i tamburi, i megafoni e neppure lo striscione. Al mio chiedere il perché di questa novità ci è stato risposto di aver trovato 5 torce – una sorta di fumogeno – ed in più ci hanno sottolineato che a causa di una scritta all’esterno del San Paolo contro Formisano, la Curva B era dettata da questo tipo di situazione per questa Domenica. Adesso mi domando, siccome prendiamo le multe per i sediolini, per appoggiarsi ad una vetrata, come hanno fatto a non capire chi ha portato queste torce?”.

Insomma, la fratturaormai sembra insanabile: la sensazione che si ha è che, dopo l’acquisto del Bari, De Laurentiis stia andando a briglia sciolta contro i tifosi partenopei, come a volersi togliere i sassolini accumulati in tutti questi anni. Con queste premesse la notte del San Paolo contro il Barça sarà tutt’altro che una festa di sport.

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